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Schiavo dei debiti?

Joe ha 32 anni, è prestante e di bell’aspetto, sposato per la seconda volta e sommerso da una montagna di rate da pagare. Sua moglie è una casalinga, mamma di due figli, che spera, un giorno, di conseguire la laurea.

Nonostante vivano in una molto casa piccola e fatiscente, riescono a nascondere piuttosto bene i loro debiti guidando due macchine ultimo modello le cui rate ammontano una a 400 e l’altra a 500 dollari al mese. Joe paga anche un assegno di mantenimento di 550 dollari mensili al figlio avuto dal primo matrimonio.
Suona familiare? Joe è un consumatore compulsivo, e la sua storia è solo uno dei tanti esempi di questa drammatica realtà, che si ripresenta in mille forme diverse e che sta mietendo un numero sempre maggiore di vittime in tutti gli altri paesi economicamente più benestanti. C’è molto scetticismo tra quelli che ne sono rimasti invischiati, ma la via d’uscita esiste davvero.

Scavarsi la fossa

I problemi di indebitamento di Joe sono iniziati all’età di 23 anni, quando si è laureato con un mutuo universitario di 40.000 dollari sulle spalle, tutt’ora non pagato. Ha poi recentemente acceso un altro mutuo per una Harley-Davidson nuova di zecca, dal momento che la sua vecchia moto era “un po’ troppo ammaccata”. In questo modo il suo debito è aumentato di 3.700 dollari.
Joe sostiene di aver bisogno di una moto in buone condizioni per affrontare il viaggio di 8 giorni che ha intenzione di farsi da solo, pagando le spese con le sue carte di credito. Dice di aver bisogno di un po’ di tempo per riflettere con calma sul suo matrimonio in crisi, sulla sua carriera, che non sembra portarlo da nessuna parte nonostante lavori 16 ore al giorno, e per elaborare un piano di azione che lo porti finalmente ad estinguere tutti i suoi debiti.
Joe sente di aver bisogno di un cambiamento. Vuole liberarsi dalle catene dei debiti che ha accumulato, appesantiti di altri 6.000 dollari (senza contare la paga che non percepirà) spesi per pagarsi il viaggio. E’ convinto che la sua vita, già abbastanza problematica, possa trarre giovamento da questa nuova esperienza, che invece lo porterà solo ad indebitarsi ulteriormente.
Si potrebbe pensare che questa decisione sia irrazionale. In realtà, Joe sente davvero di averne bisogno. E’ realmente convinto del fatto che il suo viaggio non sarà altrettanto appagante se non partirà con una moto nuova, perché la sua logica, ormai guidata unicamente dalle emozioni, offusca la sua capacità di ragionare lucidamente. Joe non si rende conto del fatto che la sua discutibile “soluzione” al problema dell’indebitamento gli è stata dettata da una mentalità distorta ormai saldamente radicata in lui. Come accade per tutti i comportamenti distruttivi, questa abitudine è diventata il suo peggior nemico.
Joe appare impeccabile dall’esterno, ma dentro di sé ha l’inferno, proprio come moltissimi altri nella sua situazione. Ragionano e si comportano come dei tossicodipendenti, perché si tratta a tutti gli effetti di una dipendenza, che compromette la felicità, la libertà e il futuro di milioni di persone.
Ci sono in noi delle caratteristiche particolari che ci rendono più inclini a sviluppare questo tipo di dipendenza? Come spesso accade senza nemmeno rendersene conto, anche solo un paio di scelte poco felici possono farci piombare in un vortice che ci trascina sempre più in basso.

Il circolo vizioso dell’indebitamento compulsivo

Per liberarsi dalla sua dipendenza, Joe deve iniziare ad affrontare i veri motivi che l’hanno causata. La sindrome da indebitamento compulsivo spesso affonda le sue radici in problematiche di natura emotiva. Joe deve rendersi conto di come le sue fantasie abbiano distorto la sua capacità di ragionare lucidamente in merito alle sue finanze, e solo allora potrà fare dei progressi.
Il passo successivo è di mettersi nell’ottica di idee di fare tutto il necessario per vincere la propria dipendenza. Uscire dal tunnel di una dipendenza non è certo cosa facile, ma non è nemmeno impossibile, e le soddisfazioni che ne derivano sono immense. Riconquistare la stabilità economica è possibile, ma per riuscirci è necessario rivoluzionare completamente il proprio modo di pensare, cancellando i vecchi valori distorti e definendone di nuovi basati sulla realtà.
Generalmente le dipendenze iniziano da una fantasia. Nel caso della tossicodipendenza, l’oggetto della ricerca è la “dose”, una determinata quantità di droga in grado di far provare ai soggetti che la assumono sensazioni estremamente piacevoli di cui sentono una crescente necessità. La “dose”, quindi, diventa così reale, potente e travolgente da avere il sopravvento sulla volontà individuale. Fintanto che il soggetto vive la sua fantasia, gli sembra che tutto vada bene. Tuttavia la dose dà solo un’illusione momentanea, e la sensazione di piacere e di potenza svanisce presto.
Allo stesso modo, anche alla base all’indebitamento compulsivo c’è un ciclo che si ripete. L’euforia che si prova all’atto dell’acquisto scompare progressivamente, lasciando nel soggetto un’insopportabile sensazione di vuoto che può essere placata temporaneamente solo con un altro acquisto. Il saggio Re Salomone notò questo fenomeno già 3000 anni fa, e scrisse queste parole che vennero poi riportate sulla Bibbia: «L’occhio non si sazia mai di vedere e l’orecchio non è mai stanco di udire» (Ecclesiaste 1:8).
Il piacere fine a se stesso non porta al vero successo, quello che dà la vera felicità. Il materialismo non porta né soddisfazione né pace interiore, perché, come disse Gesù Cristo: «…la vita di uno non consiste nell’abbondanza delle cose che possiede» (Luca 12:15).

Sette passi per uscirne

Se vi siete ritrovati schiacciati dai vostri stessi debiti, nella maggior parte dei casi la responsabilità è unicamente vostra. Avete fatto una serie di scelte che purtroppo, col senno di poi, si sono rivelate pessime. Se siete caduti in questo tunnel e state soffrendo, sappiate che uscirne è possibile, ma è indispensabile mettere in pratica sette passi, che ci permettiamo di suggervi qui di seguito.

1° : Dichiarate guerra alle fantasie

Riuscire a vedere il proprio impulso all’acquisto smodato come una forma di schiavitù è il primo grande passo verso la libertà economica. Bisogna, prima di tutto, che siate veramente convinti di voler uscire dal vostro mondo illusorio e tornare alla realtà. Solo allora potrete dichiarare guerra al problema e alle sue origini, a livello sia di pensiero che di comportamento. La saggezza biblica sarà la vostra arma più potente in questa guerra spirituale, in quanto fungerà da specchio e vi permetterà di vedere con chiarezza cosa sta alla base della vostra dipendenza.
La Bibbia ci rivela quei valori supremi, di gran lunga superiori a quelli umani, che, se rispettati, porteranno libertà e stabilità economica. «Il ricco domina sui poveri», dice la Bibbia, «e chi prende in prestito è schiavo di chi presta» (Proverbi 22:7). Il termine schiavo in questo contesto indica una persona perseguibile, senza vera libertà.
In tutti gli episodi raccontati nella Bibbia, Dio mostra agli uomini la Sua volontà e la Sua autorità per renderli liberi sotto ogni punto di vista, incoraggiandoli a mettere la propria libertà al servizio degli altri e ad impiegarla per diventare persone migliori. Dio non ha creato gli uomini per renderli schiavi del denaro, poiché nessun essere umano potrà mai trarne alcun giovamento. Se una persona vive nella costante preoccupazione di non avere abbastanza denaro per pagare le bollette, non potrà mai considerarsi libera.
Vincere una dipendenza è un processo mentale molto delicato. E’ una forma di combattimento spirituale il cui obiettivo è di riuscire a percepire la realtà per ciò che realmente è ed agire di conseguenza. La lotta fisica richiede prestanza, velocità, agilità ed esperienza, ma nel caso di Joe la battaglia si svolgerà sul campo dello spirito, e per vincere contro un antagonista tanto potente dovrà impiegare tutte le sue forze.
Il secondo passo spiega come sviluppare la forza e il carattere necessari per battere il nemico.

2°: Imparate a visualizzare la vostra vittoria

Secondo un concetto biblico, quando non si hanno obiettivi ben precisi, ci si arrende più facilmente. Per uscire vittoriosi da una guerra bisogna visualizzare la propria vittoria, ed elaborare quindi un piano di azione sfruttando tutte le tecniche, le strategie e le conoscenze che si possiedono.
Se siete succubi della vostra compulsione, documentatevi in merito, leggete libri che spiegano come estinguere i debiti che avete accumulato e raggiungere una stabilità finanziaria. Sfidate la vostra dipendenza armati di conoscenza, grazie alla quale riuscirete a visualizzare più chiaramente il vostro successo finale e la strada da percorrere per raggiungerlo.
Stabilite una serie di obiettivi a livello finanziario, sia a breve (tra un anno) che a lungo termine (tra cinque anni o più). Studiate, riflettete e impiegate la vostra creatività per trovare modi diversi di risparmiare, e soprattutto imparate a dare priorità ai bisogni reali, non alle fantasie o ai desideri. Iniziate a risparmiare da adesso. L’obiettivo finale che dovreste avere in mente è quello di estinguere tutti i debiti. Imponetevi delle tempistiche e fate del vostro meglio per rispettarle.

3°: Adottate un nuovo stile di vita oggi stesso

Se volete stabilizzare la vostra situazione finanziaria dovete cambiare stile di vita, a partire da adesso. Ad esempio, fatevi il caffè a casa con la caffettiera invece di andare a prenderlo al bar, dove ve lo fanno pagare 10 volte tanto. Questo può incidere sul bilancio fino a 300 euro l’anno, e la somma ovviamente si moltiplica se si aggiungono anche gli altri membri della famiglia. Dopo qualche anno arrivereste quindi ad aver speso, solo per il caffè, centinaia o addirittura migliaia di euro.
Un piatto al ristorante costa il triplo, se non di più, rispetto a un pasto cucinato e mangiato a casa. Perché pagare un pasto 20 euro con carta di credito e saldare il conto dopo 18 mesi con un tasso di interesse del 18%, quando si può tranquillamente cucinare a casa per soli 6 euro? Tagliate tutte le spese superflue, passate più tempo con la vostra famiglia, dedicatevi a passatempi che non richiedano spese aggiuntive.
Vedrete che vi abituerete, e ogni volta che userete la carta di credito per qualcosa di non strettamente necessario vi sentirete come se steste rapinando voi stessi. E sarà così!

4°: Sostituite le abitudini che alimentano la dipendenza con altre che temprano il carattere

Fate ogni mese una lista di 10-20 cose che potete fare a costo zero e fatele, in modo da dedicare del tempo all’esercizio, alla vostra famiglia e al volontariato. Sfruttate il tempo e le energie che normalmente impieghereste a sperperare il vostro denaro per aiutare e servire gli altri, e vedrete che la ricompensa spirituale che riceverete in cambio sarà mille volte più soddisfacente. Così facendo, vi starete piano piano avvicinando alla tanto sognata libertà economica.
Cristo disse: «Date, e vi sarà dato; vi sarà versata in seno buona misura, pigiata, scossa, traboccante; perché con la misura con cui misurate, sarà rimisurato a voi» (Luca 6:38).
Nessuno è perfetto, ma ascoltate gli insegnamenti di Dio, cercate di applicarli e di diventare il più possibile simili a Lui. Come disse Gesù, «Voi dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro celeste» (Matteo 5:48).

5°: Abbattete il debito con la strategia del «No!»

Per non arrivare alla fine del mese con l’acqua alla gola, analizzate bene tutti i pagamenti rateali che avete in corso, e vendete gli oggetti con le rate più costose. Nel caso di Joe, per esempio, le sue due auto da 400 e 500 dollari al mese potrebbero essere sostituite con altre due da 100 dollari l’una.
In questo modo risparmierebbe più di 8.000 dollari l’anno, denaro che potrebbe usare per estinguere gli altri pagamenti, senza contare il fatto che se comprasse macchine più vecchie spenderebbe molto meno anche sull’assicurazione. Già solo con la somma risparmiata grazie a questi accorgimenti, Joe riuscirebbe a saldare tutti i suoi pagamenti in sospeso nel giro di cinque o sei anni.
Fate una lista dei pagamenti rateali che avete in corso e siate onesti. Se state pagando qualcosa che, se venduto, vi aiuterebbe a saldare i vostri conti con maggior agio, vendetelo ora. Imparate a dire «No!», con serenità, e godetevi la libertà economica che ne deriverà.

6°: Resistete alla cultura dell’indebitamento

La causa principale di tutta questa situazione è il materialismo. Molta gente sta affogando nel mare dei propri debiti e dei problemi personali che ne derivano, causati da una serie di valori distorti che mettono la fantasia e l’egotismo al di sopra della realtà. Rinnegate questi falsi valori, e voltate le spalle a tutte le menzogne che portano con sé.
La Bibbia spiega come superare la vulnerabilità della natura umana e il materialismo egocentrico del mondo: «Non amate il mondo né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui. Perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo. E il mondo passa con la sua concupiscenza» (1 Giov. 2:15-17).
Non è certo grazie agli oggetti che possediamo che troveremo la felicità, indipendentemente da tutto quello che la pubblicità ci vuol far credere.

7: Ricercate la vera fonte della felicità, quella spirituale

L’apostolo Paolo scrisse: «La vostra condotta non sia dominata dall’amore del denaro; siate contenti delle cose che avete» (Ebrei 13:5). Ognuno di noi è stato creato a immagine e somiglianza di Dio, con un potenziale pressoché infinito di creatività, realizzazione, crescita e felicità. La terra può essere un luogo stupendo se crediamo nei giusti valori e impariamo ad accontentarci di ciò che abbiamo.
Solo migliorando il nostro carattere, raggiungendo nobili traguardi e instaurando rapporti interpersonali profondi potremo trovare la vera felicità, che significa anche sentirsi appagati da ciò che si ha e gioire dell’affetto che riceviamo quando facciamo del bene agli altri, quando li aiutiamo, quando offriamo loro il nostro tempo e la nostra amicizia, quando mostriamo loro il nostro affetto.
Riassumendo, l’unico modo per sentirvi profondamente appagati e pieni di gioia è prendere coscienza dello scopo supremo della vita e cercare di perseguirlo giorno dopo giorno con l’aiuto del buon Dio. «Perché Dio stesso ha detto: Io non ti lascerò e non ti abbandonerò» (Ebrei 13:5).
Fate di Dio il vostro compagno. Come disse Gesù, «Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più» (Matteo 6:33). Rivolgetevi a Dio, affinché vi aiuti ad uscire dal tunnel della dipendenza e a trovare, alla fine, una libertà ancora più preziosa, quella di entrare nel Sua gioia e nel Regno eterno!
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