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Il Battesimo: nel nome di chi?

Il battesimo descritto in Atti 2:38, come dev’essere fatto? Soltanto nel nome di Gesù? (Pasquale C. – Torino).
RISPOSTA:
Vediamo insieme che cosa dice Atti 2:38 in merito al battesimo:
«Allora Pietro disse loro: ‘Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo per il perdono dei peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo’»
Il rito battesimale non è descritto In effetti, Atti 2:38 non specifica come deve essere amministrato il rito battesimale, ma la Bibbia lo specifica in altre sue parti. Una cosa che però si dovrebbe notare in Atti 2:38, ed è questa: le espressioni «ognuno sia battezzato» e «voi riceverete» significano che, nel battesimo, c’è chi agisce e c’è chi invece riceve — una dinamica che spiego più avanti.
La domanda chiama in causa «il mandato» che Gesù ha dato ai Suoi Apostoli dopo la Sua risurrezione e prima di ascendere al cielo, in Matteo 28:18-20:
«E Gesù, avvicinatosi, parlò loro, dicendo: «Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente».
La Scrittura sopra citata è messa in discussione da alcuni fruppi religiosi perché, secondo loro, sarebbe stata aggiunta dalla Chiesa di Roma per dare sostegno alla dottrina della Trinità. Quindi il battesimo, secondo costoro, dovrebbe essere fatto esclusivamente «nel nome di Gesù» perché così facevano gli apostoli come riportato in diverse parti della Bibbia. Ma è vero? La risposta è molto più complessa di un semplice sì oppure no.
E’ un dato di fatto che la Chiesa Cattolica usa la Scrittura di Matteo 28:18-20 per sostenere la falsa dottrina della trinità. Ma non è affatto vero che detta Scrittura sia stata inventata o aggiunta, perché essa si trovava già nelle versioni bibliche molto più antiche della versione Vulgata prodotta in lingua latina, dalla quale sono state poi copiate le Bibbie protestanti. Ma il fatto che una parte del mondo religioso interpreta ed usa questa Scrittura in modo errato non significa che siamo autorizzati ad ignorarla o a cancellarla dalla Bibbia. Semmai abbiamo il dovere di capirne il corretto uso e significato.
Il battesimo dev’essere fatto soltanto nel nome di Gesù? C’è un grande fraintendimento su questo tema, dovuto all’incomprensione che molti hanno riguardo alle varie fasi dell’opera di Dio e di Gesù Cristo sulla Terra e nel Cielo.
Credo che sia utile fare una premessa, in modo che tutti, nuovi e veterani, capiscano meglio di che cosa stiamo parlando e di come stanno le cose. Inizio cercando di chiarire il battesimo ha tre fasi ben distinte, come descritto in Ebrei 6:13.

Il Vero Battesimo
Giovanni Battista disse: «Io vi battezzo in acqua, per il ravvedimento; ma colui che viene dopo di me [Gesù] è più forte di me… Egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e col fuoco» (Matteo 3:11).
Quindi il vero Battesimo si completa in tre fasi: bisogna fare due battesimi, quello in acqua e quello con lo Spirito Santo, entrammbi vicini. Poi c’è un terzo battesimo, quello del «fuoco», che si riferisce alle prove della fede che il neofita affronterà nel corso della vita. Anche Ebrei 6:2 parla chiaramente che la cristianità deve ottemperare a questa «dottrina dei battesimi».
Inoltre, dobbiamo ricordare che il battesimo in acqua ci conferisce il nome di «Cristiani» e ci fa iniziare a far parte della Chiesa di Gesù Cristo, la quale è da Lui fondata ed edificata, e funge da continuazione del Suo Corpo fisico sulla Terra. Ma quando siamo battezzati con lo Spirito Santo, prendiamo anche «il nome del Padre», perché diventiamo da Lui adottati, in quanto siamo da Lui generati mediante il SEME della vita eterna (lo Spirito di Dio), attraverso il Suo Unigenito Figlio Gesù Cristo (Efesini 3:15). Veniamo in tal modo spiritualmente adottati da DIO come suoi potenziali figli, da Lui generati, ma non ancora nati, perché siamo in attesa di entrare definitivamente nella Sua Famiglia eterna mediante la risurrezione dell’ultimo giorno. Perché tutto questo accada, bisogna prima battezzarsi in acqua.

Prima il battesimo in acqua
Perché bisogna prima battezzarsi in acqua? Lo scopo fondamentale di questa prima fase del vero battesimo è la purificazione della coscienza in virtù di un sincero ravvedimento dei peccati, il che rende possibile la nostra riconciliazione con Dio Padre.
Naturalmente il battesimo in acqua è valido solo quando uno conosce la legge di Dio, si ravvede di non averla osservata ed ha il proposito e la voglia di osservarla e di non peccare più volontariamente. Per questo stesso motivo Giovanni Battista battezzava nel nome dell’ETERNO, in vista del ravvedimento dei peccasti, quando ancora Gesù non si era nemmeno sacrificato.
C’è da dire che tutti quelli che si fecero battezzare da Giovanni battista erano sinceramente pentiti, ma volevano essere purificati per essere degni di far parte del popolo eletto. Essi però non avevano ancora coscienza che il battesimo in acqua sarebbe poi servito per una purificazione e riconciliazione molto più reale ed efficace: cioè per diventare FIGLI ADOTTIVI DI DIO. Non immaginavano in quella fase che DIO li avrebbe poi riscattati pagando per loro un altissimo prezzo mediante il sacrificio della vita del Suo Unigenito figliolo, Gesù. Quindi, inizialmente, i Giudei si fecero battezzare da Giovanni Battista con la convinzione di rinnovare solo la santa alleanza stipulata al tempo di Mosè. MA i battesimi in acqua, che furono fatti DOPO la crocifissione e risurrezione di Gesù ebbero un grandissimo salto di qualità, di natura spirituale, perché, d’allora in poi, il battesimo in acqua richiedeva – e richiede – ANCHE la fede nella divinità di Gesù Cristo, quale unigenito del Padre. Perché il battesimo abbia valore, occorre aver fede nel valore espiatorio del supremo sacrificio e prezzo di riscatto che Cristo ha pagato per tutti coloro che si ravvedono dei propri peccati. Questa fede in Cristo metteva – e mette – i ravveduti nella condizione di essere preparati e degni di «ricevere» anche il battesimo nello Spirito Santo. Essere battezzati con lo Spirito Santo significa essere RICONCILIATI con DIO e UNITI spiritualmente a DIO. Ma c’è dell’altro.

I Due Ministeri
Otteniamo una maggiore comprensione del vero battesimo, quando teniamo conto che Gesù ha esercitato DUE MINISTERI, uno TERRENO, di tre anni e mezzo, e quello CELESTE dopo la sua risurrezione.
Durante il suo ministero terreno, cioè di “figlio dell’uomo” (com’egli stesso era solito definirsi), Gesù dette il mandato ai suoi DISCEPOLI (non ancora apostoli), di battezzare «nel nome di Gesù», cioè “per conto di Gesù”.
MA DOPO LA SUA RISURREZIONE GESU’ TORNA AD ESSERE “DIO co DIO” (Giovanni 1:1) e riappare ai suoi discepoli questa volta come figlio divino del Padre. In Matteo 28:16-20 leggiamo che:
«Quanto agli undici discepoli, essi andarono in Galilea sul monte che Gesù aveva loro designato. E, vedutolo, l’adorarono…. E Gesù, avvicinatosi, parlò loro, dicendo: ‘Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente’».
Queste sue utime parole di gesù ci danno il conforto di sapere che Lui è ancora con la Sua Chiesa, da Lui fondata 2000 anni fa; Egli è nella vita di tutti coloro che sono battezzati con lo Spirito Santo. E’ presente nei battezzati, NON corporalmente ma mediante lo SPIRITO SANTO che, attraverso Lui, ci perviene da DIO Padre. Il Padre e il Figlio hanno il medesimo SPIRITO SANTO, il che rende entrambi, spiritualmente, UN SOLO DIO.
Matteo 28:16-20 è una Scrittura chiave, importantissima, perché essa dimostra che CI FU UN GRANDE CAMBIAMENTO NEL MANDATO CHE GESU’ RISORTO HA AFFIDATO ALLA SUA CHIESA, il nuovo Israele.

Un nuovo mandato per un Battesimo più eccelso!
Dopo la risurrezione di Gesù, i discepoli divennero APOSTOLI DI DIO (non apostoli di un Gesù mortale ma di un Gesù tornato ad essere «la PAROLA» come nel principio del mondo – cioè «DIO con Dio» (Giovanni 1:1). In Matteo 28:16-20, Gesù, in qualità di Dio, dà un nuovo mandato, molto più esteso rispetto a quello che aveva dato durante il suo ministero terreno (limitato ai soli israeliti). Da quel momento in poi, essi dovevano battezzare tutti i neòfiti in acqua, sì nel nome di Gesù (PRIMO BATTESIMO), ma dovevano battezzare ANCHE e soprattutto nella pienezza della DEITA’ – Padre, figlio e Spirito Santo – SOLO COSI’ I RAVVEDUTI POTEVANO — E POSSONO — RICEVERE in dono lo SPIRITO SANTO, CHE PROCEDE DAL PADRE ATTRAVERSO IL CRISTO RISORTO.
ECCO UNA PROVA SCRITTURALE IN ATTI 19:1-6, specificamente nell’ultimo versetto:
«Mentre Apollo era a Corinto, Paolo, dopo aver attraversato le regioni superiori del paese, giunse a Efeso; e vi trovò alcuni discepoli, ai quali disse: ‘Riceveste lo Spirito Santo quando credeste?’ Gli risposero: ‘Non abbiamo neppure sentito dire che ci sia lo Spirito Santo’. Egli disse loro: ‘Con quale battesimo siete dunque stati battezzati?’ Essi risposero: ‘Con il battesimo di Giovanni’. Paolo disse: ‘Giovanni battezzò con il battesimo di ravvedimento, dicendo al popolo di credere in colui che veniva dopo di lui, cioè, in Gesù’. Udito questo, furono battezzati nel nome del Signore Gesù; e, avendo Paolo imposto loro le mani, lo Spirito Santo scese su di loro…» L’apostolo Paolo imponeva le sue mani non senza insegnare ai neofiti “tutte le cose” che Gesù aveva comandato, il che includeva certamente la dottrina delle “imposizione delle mani.”

Per concludere la risposta, bisogna comprendere che colui che battezza e chi è battezzato hanno due ruoli e doveri diversi:

1. Colui che battezza agisce «nel nome di Cristo», perché da Cristo ha
ricevuto il mandato di battezzare.

2. Invece, colui che è battezzato riceve lo Spirito Santo nel nome del
Padre e del Figlio.

In virtù di quanto sopra spiegato, ricordati che il battesimo in acqua NON basta. Occorre anche essere battezzati con lo Spirito Santo di Dio, e ciò avviene mediante «l’imposizione delle mani» dei veri ministri del Cristo risorto. Questo è quello che fanno oggi i ministri consacrati a Cristo nella Chiesa di Dio Unita.

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Perché Dio si avvale di esseri umani per amministare il battesimo?
Per sapere di più, anche sul valore e significato della dottrina dell’imposizione delle mani, scarica e stampa l’articolo in pdf intitolato: Imposizione della mani: Cos’è e perché?

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