registrati
accedi

Il tempo è vita, come lo trascorri?

Supponiamo che esista una banca che deposita 100.000 Euro sul tuo conto corrente ogni mattina, con un unico problema: il conto si svuota automaticamente il giorno successivo, facendoti perdere tutti i soldi che non hai speso. Che cosa faresti? Spenderesti quella somma entro le 24 ore!

Ognuno di noi possiede un conto corrente simile: si chiama tempo. Ogni 24 ore ti dà un credito di 86.400 secondi. Ogni notte cancella tutto quello che non sei riuscito ad investire in buone azioni. Si svuota automaticamente; non consente alcun credito.
Ogni giorno apre un nuovo conto. Ogni notte brucia ciò che resta del giorno. Se non riesci ad utilizzare il deposito giornaliero, la perdita è affar tuo. Non puoi tornare indietro, non puoi prendere in prestito nulla dal domani.
Devi vivere il presente basandoti sul deposito giornaliero. Investi ciò che hai in modo da trarne il meglio in salute, felicità e successo. Le lancette dell’orologio girano veloci. Stai approfittando al massimo del tempo che ti è stato dato?
Il tempo è davvero così importante?
Per riuscire ad apprezzare un tantino il valore del tempo, fermiamoci a riflettere su tutto quel che non abbiamo fatto nella vita e che avremmo potuto fare e che adesso ci è impossibile recuperare.
Gesù Cristo ci ha detto di prestare attenzione a come gestiamo il nostro tempo chiedendo: «Non vi sono forse dodici ore del giorno (parte illuminata dal sole nel ciclo di 24 ore)? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo, ma se uno cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui» (Giovanni 11:9-10). In altre parole le priorità: certe cose vanno fatte nel tempo giusto o mai più.
Anche l’apostolo Paolo ritenne necessario ricordare ai cristiani in Efeso di non indugiare nelle buone azioni «riscattando il tempo, perché i giorni sono malvagi» (Efesini 5:16; Colossesi 4:5).
La nostra vita è fatta di tempo. Eppure, in questa vita moderna e frenetica, trascorriamo troppe ore ad occuparci di cose futili. Il chattare in internet o i telefoni cellulari, le telenovele televisive e tutti gli altri prodotti della rivoluzione tecnologica che dovrebbero semplificare e migliorare la qualità della vita hanno distolto la nostra attenzione da ciò che è realmente importante.
Quali sono le cose fondamentali che, secondo il nostro Creatore, dovrebbero occupare il nostro tempo? Vediamo una serie di attività effettivamente importanti che dovremmo includere nella routine quotidiana.

Parlando a Dio

Possiamo parlare a Dio attraverso le nostre preghiere quotidiane. Re Davide soleva pregare così: «O DIO, tu sei il mio DIO, io ti cerco al mattino» (Salmi 63:1). Egli pregava regolarmente almeno tre volte al giorno: «La sera, la mattina e a mezzogiorno mi lamenterò e gemerò, ed egli udrà la mia voce» (Salmi 55:17).
Una delle priorità assolute dovrebbe essere quella di riconoscere e apprezzare il nostro Creatore e Sostenitore, Colui che ci consente di respirare e vivere. Pregare con tutto il cuore, come facevano gli apostoli e i profeti, è una delle attività più facilmente trascurabili, se non completamente dimenticate, nella vita odierna, ma questo accade solo perché noi lo permettiamo.
Un buon esercizio può essere quello di studiare le preghiere dei grandi servitori di Dio come scritto nella Bibbia. Noteremo una caratteristica particolare che accomuna alcune di queste preghiere: sono orazioni lunghe. In realtà talvolta sono molto lunghe!
Leggiamo la preghiera di Daniele in Daniele 9:3-19 e la preghiera di Esdra in Esdra 9:5-15 per capire quanto erano ricche di dettagli le preghiere di questi uomini di Dio. Non si rivolgevano a Dio con un semplice «Dio per favore benedici tutto quello che ho. Scusa, ma adesso devo andare, magari ci sentiamo più tardi».
Questi modelli di preghiera biblica mostrano con quanta profondità gli uomini e le donne di Dio parlavano con il loro Creatore, lodandolo e esprimendo il bisogno della Sua presenza e delle Sue benedizioni. Nel momento opportuno (ed è sempre opportuno!) gli confessavano i loro sbagli.
I momenti di preghiera non erano interrotti dallo squillo di un telefono o altro. Pregavano intensamente, dedicando tempo personale cosa di cui c’è tanto bisogno nel mondo moderno che invece trascura o dimentica facilmente.

Ascoltando Dio

Possiamo ascoltare Dio studiando la Sua Parola rivelata nella Bibbia. «Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona» (2 Timoteo 3:16-17).
Ascoltare Dio implica anche il «meditare a lungo» sul significato e sulle implicazioni delle Sue parole (Salmi 119:148). Studiare i testi biblici e ponderare a lungo sul loro significato sono attività cui dovremmo dedicare spazio nella nostra vita frenetica ma che invece trascuriamo.
Il Salmo 119:148 rivela che l’uomo di Dio non si limita a leggere, ma si sofferma a meditare sul significato della Parola di Dio; si pone domande profonde come «Che cosa mi suggerisce a proposito di come dovrei vivere la mia vita per essere in pace con me stesso e col mio Creatore?»
È importante studiare la Bibbia, ma non di fretta. Mentre leggiamo, dobbiamo meditare e assaporare la Parola di Dio. Una meditazione profonda contribuisce alla salute spirituale proprio come una buona digestione trasforma il cibo in salute per il corpo. Non dobbiamo fare un’indigestione, ma dedicare del tempo per poter digerire il cibo spirituale di Dio.
A volte Dio ci sembra irreale, lontano e non coinvolto nella nostra vita, perchè siamo spinti dalle cose più tangibili e pressanti di questo mondo. Allora abbiamo grandi difficoltà non solo a trovare il tempo per pregare, ma anche ad essere in pace con noi stessi. Che cosa fare per riuscire a parlare con Dio nuovamente? e tornare ad ascoltarlo? Occorre digiunare!
Il digiuno non serve a togliere i peccati, ma sicuramente ci aiuta a tornare a comunicare con Dio, dal momento che risveglia in noi la consapevolezza che la nostra vita dipende totalmente da Lui (Luca 2:37, Atti 13:2-3).
Per chi non ha problemi di salute è sufficiente privarsi di bevande e cibo per 24 ore, per avvicinarsi a Dio. Dev’essere una libera scelta.
Certamente, bisogna essere ben determinati per riuscire a dedicare una giornata al digiuno e alla preghiera. Ma quando mettiamo in pratica questo breve “tormento del corpo” veniamo ripagati in termini di crescita spirituale e ascolto delle nostre preghiere.
Parlando del tipo di digiuno che Dio si aspetta dai Suoi figli, il profeta Isaia disse, tra le altre cose, che non dobbiamo «distogliere gli occhi da quelli della nostra carne» (Isaia 58:7). Questo ci porta ad analizzare quella che dovrebbe essere forse l’attività più importante per quanto riguarda gli esseri umani che ci circondano: dobbiamo trascorrere più tempo con le nostre rispettive famiglie.

Prendersi cura della famiglia

La famiglia deve essere un altra importantissima priorità. Secondo un recente sondaggio, oltre il 90% dei bambini desidera trascorrere più tempo con i loro rispettivi papà, lamentando il fatto che i loro papà trascorrono invece più tempo al lavoro o ai divertimenti.
Lo stesso sondaggio ha indicato che 9 bambini su 10 preferiscono un padre amorevole anche se povero a un padre ricco ma disamorevole o incapace di accudire ai propri figli ogni giorno.
Secondo oltre la metà di questi bambini, tutti asseriscono che i genitori dovrebbero frequentare una scuola per imparare a diventare dei buoni genitori prima di fare figli.
In un mondo troppo spesso ossessionato dai soldi, questi risultati ci insegnano qualcosa che in realtà già dovremmo sapere: il benessere emotivo della nostra famiglia deve avere una priorità superiore al desiderio di guadagnare più soldi. Il tempo trascorso con la famiglia è il migliore investimento.
La Bibbia esorta i padri: «E voi, padri, non inasprite i vostri figli, ma allevateli nell’educazione e nella disciplina del Signore» (Efesini 6:4); e ai mariti dice: «Trattate con riguardo le vostre mogli, perché il loro corpo è più debole, e rendete loro onore perché partecipano con voi della grazia della vita: così non saranno impedite le vostre preghiere» (1 Pietro 3:7).
Trattare con riguardo il proprio coniuge e crescere e educare i figli sono attività che richiedono tempo, che non possono essere svolte di fretta. Dedichiamo il giusto tempo ai nostri cari?
Non dobbiamo trascurare altri aspetti. Quando siamo in famiglia è bene occuparsi della casa e delle faccende domestiche. Il lavoro dovrebbe impegnare solo parte del nostro tempo. Dovremmo dare spazio anche all’istruzione per prepararci al futuro e sostenere la nostra famiglia nel modo migliore possibile.

Il tempo ritrovato per rilassarsi e ricaricarsi

Infine, c’è un altro modo in cui occupare il nostro tempo, che dopo aver letto queste pagine potrà sembrare paradossale. Il riposo!
Riposarsi significa rilassarsi e ricaricare le energie. Dovremmo farlo regolarmente in quanto l’affaticamento eccessivo non ha mai aiutato nessuno. Se siamo stati produttivi nelle ore di lavoro, allora è giusto godere di un pò di riposo.
Salomone, con la sua saggezza, scrisse che «c’è un tempo per ridere e un tempo per ballare» (Ecclesiaste 3:4), così come un tempo per lavorare e un tempo per riposare. Per questo stesso motivo Dio ci ha donato il riposo sabbatico del settimo giorno (Genesi 2:2-3, Matteo 12:8; 24:20-22). Anche molti datori di lavoro concedono un meritato periodo di vacanza ai propri dipendenti, per una migliore produttività.
Soprattutto chi svolge lavori creativi sa quanto è importante godere di momenti di relax e svago. Tentare di sforzare la creatività funziona raramente. La scintilla della creatività arriva in momenti inaspettati, quando siamo rilassati e non sentiamo alcun tipo di pressione. Forse questo spiega perché il Vangelo parla di momenti in cui Gesù Cristo sentiva la necessità di allontanarsi dalla folla e stare da solo. La tranquillità e la pace stimolano la nostra creatività.
Il tempo è l’essenza della vita. Se lo usiamo con saggezza diventiamo persone migliori, più produttive e più devote a Dio; riusciamo ad amare il prossimo più intensamente; riusciamo a giocare e a restare giovani nell’animo. E così scopriamo la chiave della vita eterna, come descritto nella sacra Parola di Dio.
LaBuonaNotizia.org