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La Festa di Pentecoste cade sempre 50 giorni dal primo Sabato settimanale seguente il 14° giorno della Pasqua biblica. A cominciare da quel giorno, quasi 2000 anni fa, la Chiesa di Dio, che all’inizio contava solo 120 fedeli, fece un enorme balzo in avanti acquisendo maggiore sicurezza, potenza spirituale, crescita numerica e influenza sui credenti. Nel giorno della Pentecoste furono battezzate ben 3.000 persone, e in poco tempo la Chiesa crebbe fino a raggiungere 5.000 fedeli. Perché? Che cosa accadde? Possiamo imparare qualcosa?

Nel giorno della Pentecoste Dio mostrò la Sua approvazione per i discepoli di Cristo ancora alle prime armi riversando la Sua potenza su di loro. Quel giorno fu un momento di svolta per la Chiesa e Pietro nel suo sermone citò la profezia di Gioele attribuendola a quel momento: “’E avverrà negli ultimi giorni’, dice Dio, ‘che spanderò del mio Spirito sopra ogni carne; e i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri giovani avranno delle visioni e i vostri vecchi sogneranno dei sogni. In quei giorni spanderò del mio Spirito sopra i miei servi e sopra le mie serve, e profetizzeranno'” (Atti 2:17-18).

Alla Chiesa di Dio fu data una voce che avrebbe diffuso il vangelo rapidamente oltre i confini di Gerusalemme, verso l’Asia Minore, l’Europa e fino alle “estremità della terra”. La speciale discesa dello Spirito Santo di Dio rese tutto questo possibile ispirando gli oratori ed eliminando gli ostacoli. La Chiesa iniziò da un granello di senape e fu portata avanti da una forza vitale che non poteva essere arrestata. Tu ed io siamo il prodotto di quel messaggio!
Fu solo grazie alla potenza dello Spirito Santo che giunse il grande incremento. Il profeta Gioele lo dice chiaramente. Era giunto il tempo per Dio di adempiere il Suo speciale proposito e fare sì che il vangelo lasciasse un segno nel mondo. Il libro di Atti e le epistole di Paolo ci danno la possibilità di osservare la crescita della Chiesa durante il primo secolo.

Gli eventi della Pentecoste e lo stabilirsi della Chiesa del Nuovo Testamento sono motivo di incoraggiamento. Cristo con il Suo ministero attirò dei seguaci devoti. Poi, con la venuta dello Spirito Santo iniziò la crescita.

Troviamo un altro episodio in cui si parla della potenza dello Spirito Santo in Zaccaria 4. I giudei liberati dalla cattività in Babilonia ritornarono in Giudea. Avevano il desiderio di ricostruire il Tempio di Dio, ma incontrarono opposizione. Si sentivano impotenti. Il progetto per la ricostruzione sembrava impossibile da realizzare. Il profeta Zaccaria incoraggiò il popolo a non perdersi d’animo e a confidare nella potenza dello Spirito Santo di Dio piuttosto che nelle loro forze, in quanto ciò avrebbe fatto la differenza tra il fallimento e il successo: “Questa è la parola dell’Eterno a Zorobabel: ‘Non per potenza né per forza, ma per il mio Spirito’, dice l’Eterno degli eserciti” (Zaccaria 4:6). “La parola dell’Eterno mi fu nuovamente rivolta, dicendo: ‘Le mani di Zorobabel hanno gettato le fondamenta di questo tempio e le sue mani lo porteranno a compimento; allora riconoscerai che l’Eterno degli eserciti mi ha mandato a voi. Chi ha potuto disprezzare il giorno delle piccole cose?'” (Zaccaria 4:8-10).

Alla fine il progetto fu portato a termine e il Tempio venne usato per centinaia anni prima di essere distrutto dai Romani.
Da questo episodio possiamo imparare l’importanza dell’essere rincuorati e incoraggiati dall’intervento del potente Spirito di Dio. Possiamo sentirci piccoli e insignificanti, ma questo non significa che Dio non farà sì che i nostri sforzi abbiano successo per il Suo proposito.
La potenza dello Spirito di Dio viene menzionata fin dal secondo verso della Bibbia: “La terra era informe e vuota e le tenebre coprivano la faccia dell’abisso; e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque” (Genesi 1:2). È lo stesso Spirito che discese sulla Chiesa nel giorno della Pentecoste. È lo stesso Spirito che discende su di noi quando ci ravvediamo come predicato dall’apostolo Pietro: “Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo per il perdono dei peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo” (Atti 2:38-39). Quello Spirito ci dà la potenza che prima non avevamo per poter vivere una vita trasformata, piacevole a Dio.

Dio è assolutamente presente nella Chiesa oggi, indipendentemente dalla grandezza numerica. Giovanni ne parla nel suo messaggio alla Chiesa di Filadelfia: “Queste cose dice il Santo, il Verace, ‘Colui che ha la chiave di Davide, che apre e nessuno chiude, che chiude e nessuno apre’. ‘Io conosco le tue opere; ecco, ti ho posto davanti una porta aperta, che nessuno può chiudere, perché, nonostante tu abbia poca forza, hai custodito la mia parola e non hai rinnegato il mio nome. Ecco, io ti consegno alcuni della sinagoga di Satana, che si dicono Giudei e non lo sono, ma mentono; ecco, li farò venire a prostrarsi ai tuoi piedi e conosceranno che io ti ho amato. Poiché hai custodito la parola della mia costanza, anch’io ti custodirò dall’ora della prova che verrà su tutto il mondo, per mettere alla prova coloro che abitano sulla terra'” (Apocalisse 3:7-10).

Il Giorno della Pentecoste è un giorno di grande incoraggiamento in quanto evidenzia la potenza di Dio che opera nel creato, nella Chiesa e nella nostra vita. Iddio possa rendervene partecipi.
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