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Crisi economica: un punto di vista biblico

Basta guardare il notiziario per qualche minuto per capire che il mondo sta attraversando un periodo di profonda crisi economica. Tutti ne siamo, o ne saremo, colpiti in qualche modo.

Quando si attraversano momenti di particolare difficoltà, è buona cosa ricordare i principi contenuti nella Bibbia. Esaminiamo insieme quegli aspetti delle Scritture, della storia e della profezia che possono aiutarci a vedere le cose nella giusta prospettiva.

Avidità: la fonte del problema

La rivista BusinessWeek riporta: «Le cause del crollo dei mercati? Pessime scelte, avidità e incapacità di far tesoro degli errori del passato» (Paul Barrett, “Wall Street Staggers,” 17 settembre 2008, edizione online).
La Bibbia considera l’avidità un peccato, che come tale porta con sé spiacevoli conseguenze, come dimostrato dall’ironia di Gordon Gekko, protagonista del film Wall Street, dov’egli recita: «L’avidità è giusta, l’avidità funziona, l’avidità chiarifica, penetra e cattura l’essenza dello spirito evolutivo. L’avidità è buona». Il personaggio del film in questione è liberamente ispirato al finanziere Ivan Boesky, che qualche mese dopo venne arrestato per compravendita illegale di titoli azionari, reato che gli costò la bellezza di 100 milioni di dollari e l’interdizione dal mercato azionario.
In Luca 12:15, Gesù ci mette in guardia dall’avidità, ovvero dalla bramosia di possedere denaro o altri oggetti in quantità sempre maggiore: «State attenti e guardatevi da ogni avarizia; perché non è dall’abbondanza dei beni che uno possiede, che egli ha la sua vita».
La Bibbia dice anche: «Quelli che vogliono arricchire cadono vittime di tentazioni, di inganni e di molti desideri insensati e funesti, che affondano gli uomini nella rovina e nella perdizione. Infatti l’amore del denaro è radice di ogni specie di mali; e alcuni che vi si sono dati, si sono sviati dalla fede e si sono procurati molti dolori» (1 Timoteo 6:6-10). Purtroppo, in un mondo globalizzato come il nostro, l’avidità di alcuni può sfociare nel tracollo finanziario per tutti.
Per dirla con parole semplici, succede che il mondo finanziario, si lascia ciclicamente sopraffare da un’irrefrenabile smania di arricchimento facile, trascurando gli enormi rischi e le conseguenze che ne potrebbero derivare. Si perde il contatto con la realtà, proprio come quando un giocatore d’azzardo vive un attimo particolarmente positivo e si illude di poter cavalcare la cresta dell’onda per sempre. In realtà, prima o poi quella fortuna finirà.
«L’avidità», dice Erich Fromm, psicologo, «è un abisso che esaurisce la persona nello sforzo incessante di soddisfare il bisogno senza mai raggiungere la soddisfazione».
Il poeta romano Aurelio Clemente Prudenzio, circa 1600 anni fa, disse che «più si ha, più si vorrebbe avere». Le sue parole si applicano perfettamente anche alla società di oggi.
Per fare un po’ di chiarezza, suddividiamo la complessità di questo tema in tre semplici parti.

Cosa possiamo fare?

La prima cosa da fare è analizzare la propria situazione economica e cercare consulenza in campo finanziario. Bisogna sperare per il meglio, ma al tempo stesso essere preparati al peggio.
Un’altra cosa da fare è chiedersi quale sia la valuta che conta veramente, e la risposta non è il denaro, bensì la fede. Se abbiamo fede in Dio, Egli provvederà alle nostre necessità. A questo proposito, la Bibbia ci narra un episodio in cui il profeta Elia, impossibilitato a procurarsi da mangiare per via di una grande carestia, riuscì a sopravvivere proprio grazie all’aiuto di Dio, che ogni giorno inviava dei corvi a portargli del cibo. Dio conosce infiniti modi per intervenire in aiuto dei Suoi obbedienti e fedeli servitori.
Come Gesù ha detto in Matteo 6:24-33: «Nessuno può servire due padroni; perché o odierà l’uno e amerà l’altro, o avrà riguardo per l’uno e disprezzo per l’altro. Voi non potete servire Dio e Mammona… Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro?
«… Non siate dunque in ansia, dicendo: “Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?” Perché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; ma il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più».
Con questo non vogliamo assolutamente dire che la situazione sia senza speranza e che l’economia non si riprenderà mai. Non dimenticate che ormai sono tante, troppe le persone che gridano alla catastrofe alle prime avvisaglie di crisi. Anzi, a questo proposito ricordiamo che negli ultimi anni c’è stata almeno una recessione per ogni decennio, e più precisamente nel 1973, nel 1982, nel 1992 e nel 2001. In ogni caso, questa situazione deve servirci da campanello d’allarme, affinché ognuno di noi esamini la propria situazione finanziaria e il proprio grado di fede.

Crisi e profezia biblica

Come i nostri lettori ormai sanno, gli eventi che stanno accadendo nel mondo vanno sempre analizzati alla luce della profezia sul tempo della fine. Il compimento della profezia biblica può essere paragonato a un giro sulle montagne russe: il mondo è in continuo movimento, su e giù tra alti e bassi, ma la Bibbia ci dice che arriverà un momento in cui la giostra si fermerà, e una parte del genere umano resisterà fino alla fine della corsa.
Tuttavia, non sapendo quando questo accadrà, Cristo ci esorta ad osservare con attenzione ciò che accade nel mondo (Luca 21:36). Sappiamo che l’estate è vicina quando vediamo che le foglie di fico iniziano a cadere, similmente dobbiamo imparare a riconoscere gli eventi profetizzati nella Bibbia per sapere quando il tempo della fine sarà realmente vicino (Matteo 24:32-34).
«Quel giorno e quell’ora» esatti soltanto Iddio lo sa (Mt. 24:35.42). «il giorno e l’ora». Tuttavia, possiamo analizzare con attenzione gli effetti a lungo termine di questa crisi globale. La Bibbia ci dice che il mondo attraverserà un periodo di grandi sconvolgimenti economici che porteranno alla nascita di un nuovo ordine mondiale centrato in Europa e non più negli Stati Uniti.
Una profezia del tempo della fine, in Apocalisse 17:12, parla di «dieci re [unanimità di governanti] che non hanno ancora ricevuto regno; ma riceveranno potere regale, per un’ora [un breve periodo], insieme alla bestia». Ci sono valide ragioni per credere che le condizioni in cui verserà il mondo saranno tanto drammatiche e disperate che quei capi di nazioni cederanno all’unanimità la propria autorità ad un’unica figura molto influente e potente che, a capo di una nuova superpotenza mondiale, riuscirà a riportare inizialmente sia ordine che ricrescita economica.
Nel linguaggio biblico, il sistema politico-economico adottato da questi leader e dalla «bestia» viene chiamato «Babilonia la grande» (Apo. 18:2). Ma in che modo questo sistema riuscirà ad imporsi? Quando regna il caos, la gente si sente persa e necessita di una guida che promette di salvare le sorti del mondo. E’ a questo punto che il grande leader emergerà ed assumerà il comando, in alleanza con un famoso capo religioso biblicamente descritto come «falso profeta» (Apo. 19:20). I commercianti saranno compiaciuti, perché questo nuovo sistema all’inizio porterà ordine e prosperità (Apocalisse 18:3).
L’ascesa al potere di Hitler all’inizio degli anni ’30 fu resa possibile proprio dalla depressione economica che la Germania stava attraversando in quel periodo. Senza di essa, non ci sarebbe stato alcun malcontento, e con ogni probabilità Hitler non sarebbe mai arrivato da nessuna parte.
Una volta ai vertici, Hitler ha messo in atto il suo programma politico, un sistema fascista conosciuto col nome di nazionalsocialismo. In breve tempo Hitler riuscì ad assumere il controllo dell’economia nazionale e a formare un esercito immenso, che dava lavoro a molta gente. Si diede molto da fare anche per il cittadino tedesco medio. Ovviamente, la storia non si ripeterà esattamente, ma ci potranno essere delle similitudini.

Mantenere viva la speranza anche nei tempi più bui

I profeti biblici prevedevano il futuro, ma non sapevano esattamente quando le loro profezie si sarebbero compiute. La stessa cosa vale oggi: sappiamo cosa accadrà, ma non sappiamo con esattezza quando.
Tuttavia, insieme alla predizione di grandi difficoltà, la Bibbia porta con sé anche un messaggio di speranza, e ci assicura che il popolo di Dio sarà protetto. In Apocalisse 3:10 leggiamo: «Siccome hai osservato la mia esortazione alla costanza, anch’io ti preserverò dall’ora della tentazione che sta per venire sul mondo intero, per mettere alla prova gli abitanti della terra. Io vengo presto; tieni fermamente quello che hai, perché nessuno ti tolga la tua corona».
La fede, la fiducia, l’obbedienza e l’amore per la verità devono essere il nostro scudo protettivo e la nostra vera moneta di scambio. Coloro i quali hanno fatto della ricchezza il proprio idolo ne usciranno devastati. Se invece avremo fede, Dio si prenderà cura di noi e non ci abbandonerà.
In Luca 18:8, Gesù Cristo chiede: «Ma quando il Figlio dell’uomo verrà, troverà la fede sulla terra?» Gli saremo ancora fedeli? Cercheremo ancora Dio nonostante le difficoltà? Manteniamo salda e viva la nostra fede, perché questi sono i tempi che mettono alla prova le anime degli uomini, la loro spiritualità e la loro fede in Dio.
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