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Pasqua: come, quando, dove, perché

Cari Fratelli e Amici, pubblichiamo questo messaggio di Pasqua e di Festa di Pani Azzimi nella speranza di rendervi un servigio spirituale nel nome di nostro Signore Gesù Cristo.

Qui di seguito forniamo le date e gli orari per queste due prime solennità dell’anno 2011.

 

– Primo novilunio dell’anno sacro: 4-5 Aprile.
– Inizio dl primo giorno dell’anno sacro: sera del 5 Aprile.
– Pasqua di Gesù Cristo: 18 Aprile o 14° di Abib (da celebrare la sera prima, cioè la sera 17 Aprile.)
– Serata memorabile degli Azzimi: 18 Aprile.
– Primo giorno della Festa degli Azzimi: 19 Aprile.
– Ultimo giorno della Festa degli Azzimi: 25 Aprile.

La Pasqua è una solenne commemorazione della nostra liberazione dalla schiavitù del peccato mediante il supremo sacrificio di Gesù Cristo. Quest’anno, 2011, la sera prima del 18 Aprile, inizierà il 14° giorno del mese di Abib; verremo pertanto assieme in adunanza per la lavanda dei piedi e per consumare i simboli del corpo e del sangue di Gesù Cristo (Giovanni 6:33-53).
La sera successiva, il 18 Aprile, celebreremo invece la «notte da celebrarsi» (Esodo 12:40-42), che costituisce l’inizio del primo dei sette giorni della Festa dei Pani Azzimi, durante la quale il lievito dovrà essere bandito dalle nostre dimore e dalle nostre pietanze, così come il peccato dalla nostra vita.
La settimana dei Pani Azzimi è detta anche «festa di Pasqua», perché per tramite di quest’ultima Dio ha sciolto dai legami della schiavitù prima l’antico Israele e poi la Chiesa del Nuovo Testamento, l’Israele spirituale. Anticamente, infatti, durante la Festa degli Azzimi, il lievito simboleggiava la liberazione d’Israele dalla schiavitù, dopo che Israele aveva accettato di cospargere il sangue di un agnello senza difetto sugli stipiti delle sue porte di casa.
Oggi questa festa simboleggia la nostra liberazione dalla schiavitù del peccato, grazie al supremo sacrificio di Gesù Cristo, l’Agnello perfetto di Dio, il cui sangue è sparso per noi sulla porta del nostro cuore. La festa dei Pani Azzimi (cibo senza lievito) è quindi celebrata per sensibilizzarci nel nostro impegno personale a tenere il peccato lontano dalla nostra vita.
Gesù Cristo ha pagato la pena di morte al posto nostro per graziarci a seguito del nostro ravvedimento e per riconciliarci con Dio Padre. «Purificatevi del vecchio lievito, per essere una nuova pasta, come già siete senza lievito. Poiché anche la nostra Pasqua, cioè Cristo, è stata immolata. Celebriamo dunque la festa, non con vecchio lievito, né con lievito di malizia e di malvagità, ma con gli azzimi della sincerità e della verità» (1Corinzi 5:7-8).

Come, dove e perché

I fratelli che abitano vicino alle nostre congregazioni sono chiamati a partecipare personalmente alla santa Pasqua, alla «notte da celebrarsi», nonché nel primo e nell’ultimo giorno della Festa dei Pani Azzimi.
I fratelli che abitano troppo lontano dalle nostre congregazioni possono celebrare la santa Pasqua e la Festa dei Pani Azzimi a casa propria o con dei fratelli vicini, seguendo le istruzioni che vi abbiamo inviato in passato. Chi non le avesse ricevute può farne richiesta (Vedi nostri contatti in ultima pagina.)
La Pasqua è la parte iniziale – e la più vitale – del Piano di Dio rappresentato dalle Sue feste annuali. Serve a farci ricordare che tutti noi abbiamo un Salvatore vivente, il quale versò il Suo sangue e morì per ognuno di noi affinché i nostri peccati potessero essere cancellati. Senza l’accettazione del sacrificio di Cristo, noi siamo meno di niente. A seguito del nostro ravvedimento e perdono di Dio, noi possiamo cominciare a vivere come una nuova creazione di Dio, creature rigenerate dallo Spirito Santo di Dio, proprio come «figli di Dio», eredi del Suo Regno eterno.
I giorni dei Pani Azzimi sono giorni di festa perché la Parola che si è fatta carne, Gesù Cristo, ha sacrificato la Sua vita per riscattarci dalla morte spirituale, ma è poi risuscitato da morte ed è oggi il vivente Figlio di Dio alla destra di Dio Padre. Dopo essersi addossato i peccati del mondo, Egli è risuscitato da morte con un corpo glorioso e purissimo, senza “lievito”, cioè senza peccato, come deve diventare la nostra vita.

Il peccato, si insinua come il lievito

Il giorno di Pasqua è sempre seguito immediatamente dai sette giorni della Festa dei Pani Azzimi. Questa festa insegna che il “lievito” spirituale, il peccato, tende sempre ad infiltrarsi nella nostra vita, ma noi dobbiamo allontanarlo il più possibile. Così facendo ci inoltriamo nel nuovo anno sacro, rigenerati nella volontà di respingere costantemente l’influenza di Satana e di accogliere invece Dio nel nostro cuore. E’ un tempo di rinnovata energia ed entusiasmo nei confronti di Dio e dell’unica vera via che conduce alla vita eterna.
Chi di noi non ha attraversato dei momenti difficili negli ultimi dodici mesi? Alcuni possono aver attraversato periodi di scoraggiamento. Tragicamente, altri – come vediamo nel loro pubblico peccato – si sono fatti distrarre dalle tentazioni e dalle proprie concupiscenze carnali, pur continuando a ritenersi “cristiani”. Altri ancora hanno dimenticato, o hanno fatto affievolire la comprensione della gloria divina che Dio sta offrendo a chiunque segue la via del Suo Figlio Gesù Cristo. Chi può affermare di non aver bisogno di essere salvato mediante il sangue di Gesù Cristo? Se la pensassimo così saremmo i più poveri del mondo!

Tempo di riconcilazione

Lo scopo principale della Pasqua è la «riconciliazione» con Dio Padre e con il nostro prossimo. Eppure, molti, troppi in questo mondo, perfino parenti, sono appesantiti da invidia, da recriminazioni, da profondi rancori e persino da odio mortale. La Pasqua è invece un tempo di «liberazione» dagli errori del passato e «riconciliazione» con Dio e con il nostro prossimo.  La Pasqua sottolinea la necessità del nostro ravvedimento; ravvedimento di tutti gli errori che hanno amareggiato la vita nostra e degli altri, e di tutte quelle cose che portano la mente lontano da Gesù Cristo e dalla magnifica chiamata che ci è stata rivolta.
Tutti abbiamo bisogno di ravvederci, perché abbiamo trattato la verità di Dio come una cosa di poco valore, privilegiando le nostre opinioni e le nostre passioni umane. Abbiamo quindi bisogno di ravvederci non solo di quel che abbiamo fatto, ma anche di quel che siamo, schiavi della nostra carnalità! Riconosciamo quindi che solo Dio può trasformare la nostra volontà a somiglianza della Sua santa e perfetta volontà, mediante Gesù Cristo. Non senza però la nostra attiva collaborazione (Filippesi 2:12).
Dopo essere stato tentato nel deserto, Gesù iniziò il Suo ministero terreno esortando la gente con queste parole: «Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino» (Matteo 4:17). Possiamo dire di più? L’instaurazione di quel Regno meraviglioso è più vicina nel nostro secolo che duemila anni fa. Certamente l’umanità continua ad avere bisogno di ravvedersi e di ricevere questa testimonianza, specialmente nel nostro tempo.
Sforziamoci dunque di entrare nel nuovo anno biblico come siamo esortati a fare in 2° Corinzi 5:17: «Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco sono diventate nuove.» E’ questo il nostro desiderio e incoraggiamento a tutti voi: quello di diventare «creature nuove». Lasciamoci alle spalle le cose vecchie ed avanziamo realmente come una «nuova creazione» di Dio.

Una medicina che guarisce!

Qual è la migliore medicina per la guarigione del corpo e della mente? E’ il perdono!
Difficile perdonare? Il digiuno e le preghiere fatte con suppliche al Padre Eterno, nel nome di Gesù Cristo, aiutano ad avvicinarci a Dio e a renderci capaci di perdonare come fa Lui (Matteo 6:14).
La preghiera degli umili genera pace e riposo ai loro cuori e alle loro menti, oltre che riconciliazione con Dio e col proprio prossimo, mediante la fede in Cristo. Il pregare gli uni gli altri significa costruire rapporti di fratellanza e di amicizia, oltre che beneficiare di stupende beatitudini. Continuiamo quindi a pregare «Padre nostro venga il tuo regno» e «sia fatta la tua volontà anche in terra come nel cielo». Preghiamo affinché sia fatta la volontà di Dio nella nostra vita personale, e che la Sua volontà sia rivelata anche a coloro ai quali nel mondo è data autorità di ben governare le nazioni. Preghiamo per tutti noi e per i ministri di Dio, perché siano ispirati a pascere il gregge di Dio nei Suoi verdi pascoli, la Sua santa Parola, la Bibbia. Preghiamo affinché Egli protegga e benedica le nostre rispettive famiglie. Preghiamo affinché il ritorno di Cristo sulla terra avvenga presto a liberare l’umanità da tutti i suoi dolori e da quelli che distruggono la terra.

Tempo speciale per sostenere l’opera

Il nuovo anno biblico porta un altro ciclo di offerte da raccogliere durante i Giorni Santi. «Tre volte all’anno mi celebrerai una festa. Osserverai la festa degli azzimi… e nessuno comparirà dinanzi a me a mani vuote» (Esodo 23:14-17, Matteo 5:17).
Abbiamo perciò allegato, alla fine di questo messaggio, delle istruzioni per le vostre offerte personali, da inviare nel caso che non possiate partecipare di persona per l’eccessiva distanza o altri motivi. Il vostro continuo sostegno alla diffusione della verità non passa inosservato agli occhi di Dio. Vi ringraziamo di vero cuore. Nulla è fatto da noi senza raccomandarvi a Dio, con le nostre preghiere e suppliche quotidiane per il progresso della Sua Opera e delle nostre vite personali. Dio non ha bisogno di noi: siamo noi che abbiamo bisogno di Lui, che con la Sua santa via ci insegna il rispetto, l’onore, la gratitudine e la generosità per la salvezza anche degli altri. Noi siamo fiduciosi che Iddio vi abbia già benedetto abbondantemente, affinché siate di nuovo in grado di esprimere la vostra generosità specialmente durante le Feste comandate nella Bibbia. Dio misura la fede di noi tutti anche dalla gratitudine che dimostriamo per le benedizioni ricevute in termini materiali e spirituali.
Quello di sostenere la proclamazione della verità con offerte, specialmente durante i Giorni Santi, è un comandamento di Dio (Esosdo 23:14,17, Matteo 5:17). E’ quindi uno dei nostri compiti ricordarlo a quelli che sono ben disposti a cooperare in questa opera meravigliosa, che è senza esagerazioni la più importante sulla faccia della Terra. Tutti noi, membri, diaconi, ministri e pastori, siamo chiamati ad assolvere a questa responsabilità. E’ un privilegio e un onore per noi servire in questo modo e speriamo che anche voi condividiate tale sentimento. Senza fondi noi non saremmo in grado di proclamare il Vangelo del Regno di Dio mediante le nostre pubblicazioni gratuite nel formato cartaceo e virtuale (via internet), che raggiungono milioni di persone lontane in tutto il mondo. Senza fondi non è possibile aiutare nemmeno le vedove e gli orfani e i fratelli più disagiati.
Ricordiamo tutte queste necesiità a Pasqua, durante la sua Festa di Pani Azzimi e nelle altre feste bibliche nel corso dell’anno sacro.

Celebrare la Pasqua degnamente

Gesù disse ai Suoi discepoli: «I poveri li avete sempre con voi; e quando vogliate, potete far loro del bene; ma a me non mi avrete sempre» (Marco 14:7). Questo vale anche oggi. Ricordiamo i fratelli che hanno bisogno di aiuto e della nostra testimonianza adesso!
L’apostolo Paolo scrisse che «chiunque mangerà il pane o berrà dal calice del Signore indegnamente, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. Ora ciascuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva dal calice; poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudizio contro se stesso, se non discerne il corpo del Signore» (1 Corinzi 11:27-29).
Il «corpo del Signore» è anche la Ecclesia di Dio, le cui “membra” [i credenti] devono continuare a sostenere e svolgere l’opera di Cristo sulla terra.
Cari fratelli e sostenitori dell’opera di Cristo, è per noi, ministri di Gesù Cristo, un grande privilegio servire sia voi sia l’Iddio nostro nella missione che ci è stata assegnata. Con il passare degli anni – e ne sono passati di anni – abbiamo imparato sempre di più che cosa significa essere veramente «fratelli». Già questa realtà è, di per sé, una grande benedizione!
La Chiesa di Dio Unita — editrice della rivista La Buona Notizia e di altre pubblicazioni come L’Epistola, La Sana Dottrina, I Difensori della Fede, il Notiziario e il sito web www.labuonanotizia.org — vi ama di un bene ineffabile in Cristo. I suoi membri e ministri vi amano profondamente e pregano ogni giorno per il vostro benessere sia fisico sia spirituale.
Dio sa come vorremmo essere con tutti voi durante la Pasqua e i successivi Giorni Santi! Non c’è dubbio che avremo modo di visitare molti di voi personalmente o ricevere le vostre richieste di visite durante questo nuovo anno sacro.
Vi aspettiamo a celebrare la Santa Pasqua e la Festa dei Pani Azzimi con noi. Molti di voi sapete già sapete i luoghi e gli orari e dove eventualmente pernottare. Chi ancora non lo sapesse può farne richiesta contattandoci agli indirizzi sotto specificati.
Se invece voi abitate troppo lontano e non potete celebrare la Pasqua e la Festa degli Azzimi assieme alle nostre congregazioni, allora ci avrete vicino spiritualmente nelle nostre preghiere, affinché anche voi possiate ugualmente celebrare liberamente, a casa vostra, una santa Pasqua e gioiosa Festa dei Pani Azzimi!

CONTATTI

La Buona Notizia – Chiesa di Dio Unita
Tel.: 035 45 23 573 – Fax: 035 06 62 142 – Cell.: 338 40 97 919 – Email: info@labuonanotizia.org

OFFERTE GIORNI SANTI

Le vostre offerte possono essere inviate in forma di vaglia o assegno non trasferibile, oppure
mediante versamento sul conto corrente postale n.: 15043243.
Codice IBAN per eventuali bonifici bancari:
IT26 Q 03359 01600 100000005700

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