Domanda:
Buona sera. Mi chiamo Sebastiano e vorrei chiedere un chiarimento sullo studio bibblico, in oggetto. Gesù Cristo sulla croce ha detto al ladro. Gesú gli disse: «Io ti dico in verità, oggi tu sarai con me in paradiso» (Luca 23:43). Come si spiega questo versetto? Grazie e grazie dei suoi studi che condivide. Mi può chiamare se vuole. Pace in Gesù Cristo. (S.A.- Sicilia)
Riposta:
Caro Sebastiano, nella Scrittura originale non esisteva la punteggiatura, in cette edizioni i traduttori hanno aggiunto una virgola nel punto sbagliato per sostenere la teoria i morti andrebbero in cielo. La Bibbia afferma che nessuno è mai salito al cielo (Giovanni 3:13). In realtà, Gesù fa a quel ladrone una promessa di salvezza FUTURA in quel giorno, e non di salvarlo in quello stesso giorno.
Il testo in greco di Luca 23:43 si esprime in realtà come segue: «In verità oggi io ti dico tu sarai con me in paradiso».
Puoi quindi notare che, in questa prticolrare Scrittura, basta spostare la virgola o le parole, che il significato del testo cambia e risulta in armonia con tutte le altre Scritture. Infatti, Gesù non poté andare al Padre nello stesso giorno in cui fu crocifisso, perché Egli rimase morto per tre giorni e tre notti. Inoltre, dopo essere risuscitato da morte, Gesù ascese al cielo dopo altri ben quaranta giorni! Anche la logica inpone che Gesù non avrebbe mai potuto realizzare alcuna salvezza per quel ladrone in quello stesso giorno, cioè prima ancora di Gesù stesso, in quanto nostro Signore sapeva che doveva dare il «segno» della Sua messianicità restando morto nella tomba per tre giorni e tre notti.
Tutte le altre Scritture, comunque, affermano chiaramente che Gesù Cristo è fino ad oggi il primo e il solo ad essere stato risorto, mentre tutti i Suoi fedeli saranno risuscitati soltanto al Ritorno del Signore sulla Terra, (1Corinzi 15:22-24).
Riguardo al «Paradiso» promesso a quel ladrone, Gesù si riferiva al Regno di Dio che Gesù Stesso instaurerà su tutta la Terra (Atti 1:11; 3:20-21).
Speriamo di aver fugato ogni dubbio e perplessità e restiamo sempre dispinibili a servirti in Cristo.
Cordiali saluti.
Pastore Carmelo Anastasi.
Labuonanotizia.org