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Dov’è finito il “giorno di riposo”?

Nel mondo odierno, caratterizzato da continua fretta e frenesia, si solleva spesso un sofferente lamento accompagnato da uno stanco sospiro: «Quando troverò il tempo per odorare le rose?» Scopri il riposo che il Creatore ha in serbo per te. Non ho mai tempo per me stesso. Mi alzo prima dell’alba, mi preparo per andare al lavoro, ho un’ora o più di strada, otto ore di lavoro, il viaggio di ritorno e, quando torno la sera, fa già buio e sono stanco morto…»
Si aggiunge poi il peso delle responsabilità familiari. Molte mamme raccontano la stessa identica esperienza: «Mi sono dovuta svegliare alle 3 di notte perché uno dei miei figli aveva lo stomaco sottosopra, poi mi sono alzata alle 5 per preparare i panini per il pranzo fuori casa dell’intera famiglia, caricare la lavatrice, preparare la colazione, far vestire i bambini e mandarli a scuola e prepararmi per andare al lavoro. Quando esco dal lavoro, vado a prendere i miei figli a scuola e andiamo a casa. Poi tolgo i panni puliti dalla lavatrice, li metto nell’asciugatrice e preparo la cena. Dopo cena lavo i piatti e preparo i bambini per mandarli a letto…»
«Tutto questo senza contare che devo ancora stirare e pulire la casa. Non ho nemmeno tempo di essere esausta, ma lo sono davvero. Poco dopo mezzanotte uno dei miei figli ha appena avuto un incubo e lo devo rassicurare. Finalmente torno a letto, e alle 5 del mattino seguente si ricomincia tutto daccapo.»

Si lavora di più e ci si rilassa sempre di meno

Sembra non ci sia mai il tempo di riposarsi e rilassarsi, e se lo facciamo, ci sentiamo in colpa. Qual è la soluzione? La vita è molto di più che le 40 ore di lavoro settimanali. Come si fa nel complicato 21esimo secolo, (caratterizzato da così numerosi aggeggi risparmia-tempo!) a trovare il momento di fare un respiro profondo e semplicemente di riposarsi? Tutto ciò è davvero possibile?
Nel calendario troviamo tante ricorrenze: sembra che ci sia un giorno per ogni cosa importante. Ma c’è un giorno anche per noi? Molte persone non hanno nemmeno il tempo o i soldi di fare una vacanza!
Tutto questo vi suona familiare? Tra le lamentele più frequenti c’è quella di non trovare il tempo per se stessi e per le proprie famiglie. Per fare un esempio di carattere storico, dopo la seconda guerra mondiale noi occidentali avevamo la settimana lavorativa in assoluto più breve rispetto al resto del mondo. La nostra settimana lavorativa è oggi la più lunga in assoluto, con 200 ore annuali in più rispetto al 1973 per ogni lavoratore occidentale medio.
Sorprendente, vero? Noi occidentali ci siamo fatti schiavi della produzione e abbiamo talmente bisogno di un po’ di tempo libero che metà della forza lavoro sarebbe disposta a dare in cambio una giornata di paga per avere la giornata libera.
Tutto questo si complica ancor più per il fatto che, non appena si presenta la possibilità di fare una breve pausa, sopraggiunge subito un nuovo impegno. Immediatamente ci precipitiamo a navigare in rete, a parlare al cellulare, a giocare ad un gioco per il computer, a portare uno dei nostri figli all’allenamento di calcio e l’altro a quello di tennis, ecc. Ci sembra quasi impossibile starcene tranquilli. E questo è solo un aspetto del problema. La maggior parte delle persone non si sente a proprio agio, se non succede nulla, ed è il sistema che ci ha abituati a non prenderci mai una pausa per pensare.

Qual è la risposta?

Stare seduti in silenzio a contemplare la bellezza di un tramonto è un’arte che è ormai andata persa, come pure restare a guardare il fuoco crepitante di un caminetto. Credo che abbiamo davvero bisogno di imparare a riposare o a goderci il nostro tempo libero, senza programmare ogni singolo minuto di ogni singola giornata.
Vi serve una pausa per trarre vantaggio dal tempo a vostra disposizione? Vi piacerebbe proprio sentirne parlare? Desiderate fortmente quella pausa? Sareste davvero disposti a dare in cambio una giornata di paga per avere la giornata libera? Ne siete certi?
Per quanto possa sembrare strano, c’è un momento espressamente indicato proprio a questo scopo, ovvero il momento in cui una persona deve prendersi una pausa – e questo vale per tutti, uomini e donne, indipendentemente dai piccoli o grandi impegni che si hanno.
Potreste pensare «Sono sempre in arretrato con il lavoro e non riesco a fare tutto quello che dovrei». Se è così, potete prendervi un po’ di tempo per voi stessi, visto che questo non farà la differenza: sareste comunque indietro col lavoro, ma avrete fatto una pausa ed ora potreste fare molto di più nel tempo che vi rimane rispetto a quanto sareste riusciti a fare altrimenti.
I genitori pensano alla loro settimana lavorativa, ma anche i bambini hanno bisogno di una pausa, e stare assieme ai loro genitori. Molti non mollano il lavoro nemmeno per la pausa pranzo e, se la fanno, è di solito per trangugiare qualcosa di fretta e precipitarsi a fare dell’altro.

Il riposo stabilito da Dio

A dispetto dei miscredenti, l’Iddio Creatore esiste davvero. Egli ha creato ogni cosa, compreso noi esseri umani. Egli comprende appieno la mente umana e sa che gli uomini e le donne riempiono l’intera settimana con le loro attività. Egli conosce anche la tendenza dell’umanità ad ignorare la propria salute ed il proprio benessere personale per restare sempre impegnati.
Egli, quindi, ha stabilito un giorno di riposo per l’umanità. «Così furono terminati i cieli e la terra, e tutto il loro esercito. Pertanto il settimo giorno, Dio terminò l’opera che aveva fatto, e nel settimo giorno si riposò da tutta l’opera che aveva fatto. E Dio benedisse il settimo giorno e lo santificò, perché in esso DIO si riposò da tutta l’opera che aveva creato e fatto» (Genesi 2:1-3).
Dio si riposò non perché si era stancato, ma perché l’umanità ricordasse la necessità di interrompere il proprio lavoro per un intero giorno, da dedicare alla famiglia e al suo Creatore. Il riposo settimanale che Dio ha dato all’umanità è un anticipo dell’eterno riposo spirituale che i ravveduti potranno godere nel «regno di Dio, dove l’amorevole rapporto tra Dio e le Sue creature ha il massimo valore su ogni altra cosa.
Perché Dio ha santificato il settimo giorno come giorno di riposo? Per darci un esempio del fatto che abbiamo bisogno di riposarci dall’attività fisica e dedicarci ad una attività prevalentemente spirituale!
Gesù Cristo lo ha spiegato chiaramente, quando disse: «…Il sabato è fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato. Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato» (Marco 2:27-28). Il settimo giorno, chiamato «sabato», è stato quindi fatto per l’uomo come momento per prendersi una pausa dalla routine quotidiana nonché come momento per pregare Dio, per dedicarsi a se stessi e alla propria famiglia.
Quando Dio diede a Mosé i Dieci Comandamenti, uno di questi comandamenti riguardava nello specifico il riposo settimanale: «Ricordati del giorno di sabato per santificarlo. Lavorerai sei giorni e in essi farai il tuo lavoro; ma il settimo giorno è sabato; sacro all’Eterno, il tuo Dio; non farai in esso alcun lavoro…» (Esodo 20:8-10).
Non si tratta di un’osservanza cerimoniale, com’era intesa erroneamente dagli antichi Farisei, i quali furono rimproverati da Gesù.  Il giorno di risposo settimanale che Dio ha stabilito per l’uomo – il sabato — dev’essere compreso dall’umanità come insegnamento ad utilizzare il tempo in modo diverso dalla normale giornata lavorativa. La maggior parte delle chiese ha ignorato questo preciso comandamento, nonostante il fatto che Gesù Cristo sia tornato nel Suo riposo eterno risuscitando proprio di sabato!

Dio ha a cuore le Sue creature

Dio Padre è paziente e pieno di amore e si preoccupa per il bene delle Sue creature. Rileggiamo i versetti di Esodo 20:9-10. Il Suo insegnamento è molto preciso: «Lavorerai sei giorni e in essi farai il tuo lavoro; ma il settimo giorno è sabato; sacro all’Eterno, il tuo DIO; non farai in esso alcun lavoro…»
La domanda è «Ma perché? Se è un giorno fatto per l’uomo, perché non possiamo riposarci quando vogliamo e disporne di come vogliamo?» La risposta è questa: Il sabato è stato fatto per l’uomo, ma è pure un giorno speciale che Dio ha benedetto e santificato, non solo per farci riposare dalla fatica fisica, ma soprattutto per farci ricordare l’esistenza del nostro Creatore e del nostro vitale bisogno di instaurare con Lui un rapporto di fedeltà e d’amore. L’umanità non può realizzare pienamente e adeguatamente queste cose durante i sei giorni lavorativi.
Come lo è stato per l’antico Israele, il  sabato è un «segno» che identifica Dio come «Creatore di tutte le cose», e che identifica i credenti come popolo di Dio, la «Chiesa di Dio» fondata da Gesù Cristo  quasi duemila anni fa (Leggere Esodo 31:13-17; Matteo 5:17; Atti 15:16-18; Romani 11;  Ebrei 8:8-13).

Una benedizione per tutti

Gesù non è l’Iddio degli israeliti soltanto. Egli è il Redentore di tutta l’umanità, cosa chiaramente dimostrato dal Suo commento che «Il sabato è fatto per l’uomo». Nella società odierna indossiamo ogni tipo di segni o simboli di identificazione: ogni nazione ha la sua bandiera per esempio, oppure si indossa una felpa, una maglia o un cappellino con il nome della propria squadra del cuore, del proprio giocatore preferito o del proprio partito politico.
Qualcuno potrebbe dire: «La religione semplicemente non mi interessa.» Ma se anche questa persona ha bisogno di una pausa, perché non usare il giorno che è stato creato proprio a questo proposito? È una cosa importante; il sabato è un giorno di riposo ed è anche un momento per conoscere il Padre dell’umanità.
La verità è che dobbiamo imparare a prenderci una pausa nel modo e nel tempo in cui ha stabilito Dio. Una volta riuscito, è una grande benedizione: il riposo aiuta a combattere lo stress e dà al corpo l’opportunità di riprendersi dalle fatiche della settimana e di allentare la pressione.
Abbiamo, così, la possibilità di riposarci e rilassarci e persino di stare a guardare un bel tramonto senza sentirci in colpa. Possiamo leggere qualcosa ai nostri figli o semplicemente sederci a parlare con loro, rafforzando il legame d’amore e di rispetto esistente tra un genitore, il proprio figlio e il loro Dio.
Tutti abbiamo bisogno di riposare. Abbiamo bisogno di un momento in cui mettere da parte le pressioni del lavoro. Sia che siamo uomini, donne o bambini, dobbiamo avere l’opportunità di prendere fiato e semplicemente di rilassarci. Ora vi chiediamo: desiderate davvero fare una pausa? Siete disposti ad accettare il momento di riposo che Dio ha creato per voi? Questo è importante per voi, è importante che vi identifichiate con il Creatore dell’universo.
Esiste la possibilità legale di richiedere l’esonero dal lavoro tutti i sabati al proprio datore di lavoro. La nostra redazione ha aiutato varie persone inviando loro la modulistica dalla quale si può trascrivere la lettera di richiesta di esonero, adatta al vostro caso.
Lo farete? Imparerete finalmente a “prendervi una pausa”? Nel giorno del Signore? Dipende da voi.

LaBuonaNotizia