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La famiglia in via di estinzione

Cresce il numero dei divorzi nel mondo. Come se ciò non bastasse, più del 30% dei bambini nasce da genitori non sposati, specialmente nei paesi considerati fra i più “progrediti” come Gli Stati Uniti e L’Europa.

Al danno morale si aggiunge quello di natura economica, dal momento che le ragazze madri ogni anno costano alla società una cifra esorbitante in termini di assistenza, cure mediche, istruzione, evasione fiscale, giustizia e altri programmi governativi a livello statale e locale. Questi dati non lasciano adito a dubbi: il matrimonio e la famiglia, colonne portanti di una società civile e produttiva, sono in serio pericolo.

Cambio di aspettative

Matrimonio e famiglia sono chiaramente minacciati. Ma perché? Dove e come ha avuto inizio questo declino?
Analizzare il come si è sviluppata la storia del corteggiamento e dell’istituzione del matrimonio negli ultimi due secoli può aiutare a trovare delle risposte. Fino a circa un secolo fa, il fine ultimo del corteggiamento era il matrimonio, con lo scopo di procreare il più possibile affinché i figli potessero contribuire al sostentamento della famiglia. Erano tempi duri, e servivano più braccia possibili per tirare avanti ed assicurarsi un po’ di stabilità.
All’inizio del 20° secolo, il corteggiamento divenne più una forma di espressione del romanticismo che un modo per soddisfare le esigenze di stabilità e compagnia. I genitori avevano ancora il controllo sulla fase iniziale del rapporto, tanto che spesso costringevano i figli a frequentarsi nel salotto di casa per poterli origliare dalla stanza accanto.
La seconda guerra mondiale ha portato a un drastico cambiamento di valori, oltre a un calo in termini di uomini e ad un altrettanto forte incremento del numero di automobili. Le coppie hanno iniziato a frequentarsi e a scambiarsi effusioni alla luce del sole, mentre il controllo esercitato da parte dei genitori diminuiva progressivamente. Con il passare del tempo, i valori legati al rapporto sentimentale sono cambiati ulteriormente. Oggi i giovani sono convinti che sia normale avere rapporti sessuali prima del matrimonio, mentre i genitori vivono nella rassegnazione.
Non è una questione di epoca ma di non vedere o non voler vedere la differenza che c’è tra attrazione fisica e amore. Anche le persone più istruite sembrano “perdere la testa” e il discernimento. Per riuscire a comprendere o a tenere la situazione sotto controllo, bisogna prima analizzare e comprendere come funziona la natura umana dal punto di vista fisiologico e psicologico.

Attrazione fisica o Amore?

Da quando vi siete sposati, siete mai arrivati a dire in cuor vostro: «Io l’amo ancora, ma non sono più innamorato»? Il vostro «Sì, lo voglio» si è trasformato in un «non lo voglio più»? Quali sono le motivazioni che portano a un tale cambiamento? Perché quei sentimenti così forti che tempo fa ci hanno attratto a un’altra persona piano piano si affievoliscono?
Quando si incontra una persona che ci attrae fisicamente molto, nel nostro corpo viene prodotto e rilasciato un potente intruglio chimico, così potente che gli scienziati sono portati a credere che l’euforia dell’infatuazione sia sintomo di un reale stato di alterazione della coscienza. Tra i sintomi si notano un generale senso di ebbrezza.
E’ stato scientificamente appurato che l’attrazione fisica riesce ad abbattere le barriere dell’amigdala, la parte del cervello addetta al senso d’inibizione, che ci invia segnali di allerta ogni qual volta stiamo per fare qualcosa di poco intelligente o di pericoloso. Nemmeno l’amigdala è in grado di tenere testa alla potenza della tempesta ormonale che sorge quando c’è un’attrazione fisica.
Chi si trova in questa condizione è naturalmente portato ad ignorare determinate caratteristiche nell’altra persona che invece dovrebbero far suonare un campanello d’allarme in quanto potenziali cause di futuri problemi coniugali.
In poche parole, l’infatuazione è momentanea, indotta dalle emozioni. Il vero amore, invece, è basato sul rispetto e sull’affetto profondo verso l’altra persona, e dura a lungo proprio perché alla base c’è un interesse sincero verso il benessere e la felicità del compagno o della compagna.
La maggior parte della gente non capisce o dimentica tutto questo, e il risultato è un altissimo numero di persone che si sposano senza essere minimamente preparate e un altrettanto alto numero di coppie che, al contrario, decidono di porre fine alla propria unione convincendosi che probabilmente la persona che hanno sposato non fosse “quella giusta” solo perché le forti emozioni che caratterizzavano l’inizio del rapporto si sono affievolite con il passare del tempo.

Il declino morale della famiglia

Come va il matrimonio, così va la famiglia. E come va la famiglia, così vanno società e civiltà.
Oggi i media esercitano una pessima influenza sulle istituzioni del matrimonio e della famiglia, che sono bombardati senza tregua con programmi pregni di edonismo e immoralità. Programmi e film che troppo spesso presentano il male come un bene e viceversa (Isaia 5:20-21).
Molti dei telefilm trasmessi in televisione sminuiscono il matrimonio e la famiglia e promuovono invece la promiscuità, mostrando famiglie con un solo genitore, giovani uomini e donne che vanno a convivere prima del matrimonio, relazioni sessuali tra persone dello stesso sesso e molto altro ancora.
La televisione ha subito un radicale cambiamento nel corso degli anni, partendo dalla trasmissione di programmi dai contenuti altamente morali, per finire oggi con il trasmettere telenovele le cui trame promuovono la promiscuità sessuale e altri comportamenti sbagliati.
Molti dei problemi che si creano all’interno del matrimonio e della famiglia nascono dai fraintendimenti, dall’egoismo, dall’incapacità di perdonare. I problemi coniugali e familiari si sviluppano perché la natura umana, troppo spesso, pretende tutto e subito. Ma se si vuole veramente costruire una famiglia felice ci vuole una grande dose di determinazione e di collaborazione da parte di entrambi, come nel caso di Daniel e Susan.

Un matrimonio alla prova

Daniel e Susan erano sposati da 15 anni, quando improvvisamente si resero conto che il loro matrimonio e la loro famiglia non erano più così felici e stabili come all’inizio. Non avevano considerato il fatto che mantenere fede agli impegni presi reciprocamente richiede un grande sforzo. Dopo nemmeno quattro anni di matrimonio ebbero due splendidi figli, un maschio e una femmina, ma nemmeno questo servì a ridare vigore alla loro unione e alla famiglia che avevano creato.
Daniel aveva fatto del suo lavoro la sua priorità numero uno, mentre Susan era sempre più esausta dall’impegno che dedicava senza sosta ai suoi figli e alla loro educazione. Alla fine, Daniel e Susan arrivarono alla conclusione che, per tenere in piedi il loro matrimonio e la loro famiglia, qualcosa nel loro modo di vivere sarebbe dovuto cambiare.
Innanzitutto smisero di litigare. Daniel riconsiderò le sue priorità e capì che il suo lavoro gli piaceva, ma che il suo vero amore era sua moglie. Anche Susan si rese conto di amare veramente suo marito così come i suoi figli. Mettendo il matrimonio e la famiglia in cima alla lista delle loro priorità, sono riusciti a creare un ambiente sereno per se stessi e per i propri figli.
In secondo luogo, iniziarono a godersi i piaceri della vita insieme, come una famiglia, e non più separatamente, e a riscoprire le cose belle e positive l’uno dell’altra, accantonando quelle negative.
Anche se non ancora perfetta, la qualità della vita dell’intera famiglia mostrò presto evidenti segni di miglioramento. Sono riusciti a capire che la condizione umana non sarà mai esente dai problemi, e proprio grazie a questa nuova consapevolezza ora sono molto più preparati ad affrontare quelli che verranno.
Daniel e Susan hanno portato una ventata di aria fresca all’interno del loro matrimonio. Hanno riportato in vita il sentimento che li univa sull’altare e rinnovato il loro reciproco rispetto, costruito nell’arco di 15 anni.

Speranza per le famiglie in crisi

Daniel e Susan non erano certo gli unici. I problemi da affrontare legati al matrimonio e alla famiglia sono praticamente infiniti, ma è possibile chiedere aiuto. Libri come Cari Genitori del 2004 del dott. Phil McGraw e Le sette regole per avere successo del 1999 di Stephen Covey promuovono i valori dell’individuo, della famiglia e del matrimonio.
Costruire un matrimonio solido e tenere alto il valore della famiglia sono compiti ardui. La maggior parte delle persone viene influenzata involontariamente dai media e dalla società a prendere per buona qualsiasi cosa venga detta o fatta, che è esattamente lo stesso fenomeno che si è verificato quando Dio e la Sua Parola sono stati rimpiazzati con le moderne filosofie incentrate sul “sé”.
McGraw e Covey hanno preso una posizione coraggiosa in un mondo che sta sprofondando nell’edonismo. Nel caso desideriate leggere i loro libri su come migliorare il vostro matrimonio e la condizione della vostra famiglia, è bene che sappiate che i consigli che danno richiedono un grande sforzo personale da parte vostra.

Come far prosperare la propria famiglia?

Ecco elencati qui di seguito alcuni consigli pratici su cosa fare e non fare per rafforzare il vostro legame coniugale e familiare.
1. Siate più altruisti e meno egoisti. In tutti i matrimoni e le famiglie prima o poi ci si scontra con l’egoismo della natura umana, più accentuato in alcuni e meno in altri. Si potrebbe dire che siamo naturalmente “predisposti” all’egoismo, rappresentato semplicemente dal nostro istinto di sopravvivenza. Tuttavia, grazie all’aiuto di Dio, possiamo tenere a bada anche i desideri più egoistici (Romani 8:5-14).
La preghiera quotidiana e la lettura della Bibbia possono fornirci degli esempi che provengono direttamente da Dio. Qualsiasi cosa ci sia nella nostra mente e nel nostro cuore, quello è ciò a cui penseremo, e che può determinare il modo in cui trattiamo gli altri. (Proverbi 23:7). Solo Dio, attraverso il Suo Spirito dentro di noi, può aiutarci a superare l’eccessivo egoismo (1 Corinzi 2:12-15).
2. Matrimonio e famiglia richiedono sacrificio e dedizione. Secondo la Bibbia, la miglior vita in assoluto che si possa vivere è quella votata al sacrificio e al servizio degli altri (Giovanni 15:13; Matteo 20:26; Luca 6:38). Perché sacrificarsi se non sembra essercene l’effettivo bisogno? Eccoci tornati dritti al primo punto e alla natura umana.
Siamo creati per desiderare di stare in armonia con gli altri, ma la pace e la felicità non sono condizioni che si raggiungono senza sforzi (Giacomo 3:18). Il sacrificio del mettersi al servizio degli altri è in assoluto l’atto più potente, maturo e saggio che l’uomo possa mai compiere. Attraverso il sacrificio di Gesù Cristo, ad esempio, l’umanità può essere salvata a vita eterna (Giovanni 3:16-17).
Riuscire ad avere una relazione sana e duratura di certo non è facile, e i benefici non sono sempre immediati, ma sacrificare i propri capricci momentanei per dedicarsi alla condivisione, alla cura e all’ascolto degli altri è un semplice ma enorme passo verso il successo del proprio matrimonio.
Per riuscire a vivere appieno le proprie relazioni coniugali e familiari è necessario mettersi al servizio degli altri, cosa che serve anche a dare il buon esempio.
3. Astenersi dal compiere azioni che possano danneggiare il matrimonio o la famiglia. Se volete migliorare la vostra situazione coniugale e familiare, dovete innanzitutto astenervi dal compiere azioni che possano in qualche modo nuocere al vostro matrimonio e alla vostra famiglia. Continuare sulla cattiva strada porta solo dolore, sofferenza, risentimento e rabbia.
Le debolezze a cui soccombiamo sono sintomatiche della natura umana (Romani 7:15-23). Ciascuna cattiva abitudine che sviluppiamo inconsciamente o involontariamente nel corso della nostra vita “incide un solco” nel nostro pensiero, che sarà sempre più difficile riuscire a “colmare” quanto più passa il tempo.
La Bibbia ci dice che possiamo vincere sulla malvagità attraverso la bontà (Romani 12:21), e per farlo bisogna iniziare a sostituire le cattive abitudini con altre che siano buone. Così facendo raggiungeremo il nostro obiettivo, con l’aiuto dello Spirito di Dio e della Sua verità scritta.
4. Mariti e mogli dovrebbero dimostrarsi il proprio amore. Il «sì» detto al momento delle nozze non basta a lungo termine. Gli esseri umani hanno costantemente bisogno di essere rassicurati, non siamo dei robot. L’esigenza della moglie, di sentirsi dire dal marito che l’ama e la stima, non si affievolisce mai. Lo stesso vale per il marito, che ha il costante bisogno di sentirsi desiderato e rispettato, anche se dà l’impressione di non avere bisogno di niente e di nessuno. Laddove c’è vita, ci sono dei bisogni. Regalatele dei fiori, chiamatela e incoraggiatela, onoratela con una cena a lume di candela con musica romantica di sottofondo. Lei lo apprezzerà, e anche voi. Mogli, non dimenticate di incoraggiare i vostri mariti; hanno bisogno di sapere che voi li onorate e li rispettate.
5. I genitori devono impegnarsi per costruire una famiglia serena. Ciò che i genitori investono nella propria famiglia è di solito ciò che otterranno dalla famiglia stessa. Se mostrate rispetto e amore verso i vostri figli, verrete con ogni probabilità ripagati con la stessa moneta. Se invece li abituate alle urla, agli insulti, alle grida e alle minacce, è altrettanto probabile che questi faranno lo stesso nei confronti degli altri, o addirittura con voi.
Dal punto di vista fisico non esiste legame più intimo di quello familiare, oltre a quello coniugale. Quando un matrimonio è felice, di solito lo è anche la famiglia.
Pensate ai vostri figli come ai futuri membri della famiglia di Dio. I genitori sono rappresentanti di Dio (Luca 16:1-12), che amano e si prendono cura dei Suoi futuri figli (2 Corinzi 6:18).
Dio ha istituito il legame del matrimonio, e la famiglia è il frutto di questa sacra unione. La Bibbia ci dice che dovremmo allevare i nostri figli seguendo la via di Dio (Deuteronomio 6:6-7; Efesini 6:4). Una famiglia è felice se lo è il matrimonio che l’ha generata, e se i genitori vi si dedicano con impegno.
6. I genitori dovrebbero dedicare del tempo alle discussioni in famiglia. Quando è stata l’ultima volta che la vostra famiglia si è riunita per parlare di tutti i vari problemi che ciascun membro deve affrontare quotidianamente? Alcune famiglie sono solite intavolare accese discussioni durante i pasti. Se desiderate che la vostra famiglia sia più serena, iniziate ad organizzare almeno una volta a settimana delle occasioni in cui l’intera famiglia si possa riunire e avere la possibilità di dialogare apertamente. Sedetevi intorno al tavolo e confrontatevi l’uno con l’altro. Darete sicuramente un grande contributo alla serenità della vostra famiglia.
7. Spegnete la TV, fate una passeggiata o leggete un libro. Vi chiedete mai dove sia finita la pace in casa, o è sempre stato così caotico e rumoroso? E’ questo a cui siete abituati?
I bambini guardano in media circa 4 ore di televisione al giorno, ovvero ben più del doppio di quanto raccomandato. Inoltre, i bambini al di sotto dei 2 anni non dovrebbero in alcun modo venire a contatto con televisori, computer o video giochi. Nei primi due anni di vita di un bambino, periodo in cui lo sviluppo del cervello è delicatissimo, la TV può interferire con i processi di apprendimento, esplorazione ed interazione, fondamentali nella formazione del bambino.
La televisione può anche essere positiva, ma con moderazione. Gli adolescenti del giorno d’oggi sono quasi tutti cresciuti con la costante presenza della TV, e di conseguenza non riescono nemmeno ad immaginare la propria vita senza. I programmi televisivi sono stati i loro insegnanti insieme ai videogiochi, alcuni dei quali, come la TV, incentrati sulla violenza, sul sesso, sul consumo di droghe e sulla profanità.
Spegnete la TV e fate una passeggiata insieme. Ascoltate il canto degli uccelli, riflettete e parlate di Dio e della Sua creazione. Limitate la TV e leggete dei libri. Cercate di leggere soprattutto la Bibbia, ogni giorno. Interrompete per un momento il processo cognitivo. Nutrite la vostra mente con qualcosa di morale e salutare.

Il futuro della vostra famiglia è nelle vostre mani

Se volete assicurare alla vostra famiglia un futuro migliore, mettete in pratica questi utili consigli. Non scordate mai che è stato Dio ad istituire il matrimonio (Genesi 2:23-24; Marco 10:6-9), e che ora sta generando la Sua famiglia divina di cui vuole che anche voi facciate parte (Ebrei 2:10; 1 Giovanni 3:1-2; Apocalisse 21:3).
La Sua Parola, la Sacra Bibbia, descrive nei dettagli il sentiero che conduce alla benedizione del matrimonio e della famiglia. Ma dipende da voi seguire o meno le indicazioni che vi vengono date per realizzare tutto questo. Cominciate oggi stesso a fare la vostra parte per ristabilire il valore perduto della famiglia!

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