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L’istituzione papale è legittima? Il sacerdozio dell’uomo è valido anche nel Nuovo Testamento?

Spett.le Direzione, Gesù ha detto: tu sei Pietro …. ciò che scioglierai sulla terra, sarà sciolto anche in cielo ecc… Quale interpretazione dare rispetto alla bibbia?
Grazie dell’eventuale risposta che vorrete darmi. A.B.

RISPOSTA:
Caro A.B.
Grazie delle domande sul significato della Scrittura nel Vangelo di Matteo 16:18-19, relativa al perché non riconosciamo l’autorità papale.

Rispondiamo qui di seguito alla tua domanda, che riguarda la cosiddetta “dottrina petrina”, sviluppata dalla Chiesa Cattolica nel quarto secolo dopo Cristo. Rispondiamo qui di seguito, nel massimo rispetto della Parola di Dio rivelata nella Sacra Scrittura.

La Scrittura di Matteo 16:18-19 è stata usata durante in Concilio di Nicea (325 d.C.) per creare la duplice dottrina che presenta il vescovo di Roma (1) come il visibile sostituto (vicario) dell’invisibile Gesù Cristo e (2) come l’effettivo capo assoluto con l’autorità universale di “legare e sciogliere” tutte le questioni di vita o di morte sulla Terra.

Saremmo ben lieti di accettare questa versione interpretativa della Chiesa Cattolica, se fosse in armonia con le Sacre Scritture, le quali però SMENTISCONO categoricamente il ruolo e l’autorità papale, come provato qui di seguito.

Andiamo per ordine, iniziando a  definire se, con l’avvento di Cristo, debba ancora esistere un sacerdozio terreno come esisteva durante l’Antico Testamento. Questo argomento è di fondamentale importanza perché il “ruolo papale”, per la chiesa cattolica, è inscindibilmente legato al suo “esercizio sacerdotale”, di “mediatore” tra Dio e l’umanità. Tuttavia…

DEL SACERDOZIO:

In Ebrei 7:23-24, Dio ha ispirato l’apostolo Paolo a scrivere che “quelli sono stati fatti sacerdoti in gran numero [riferendosi sacerdoti leviti], perché la morte impediva loro di durare; egli [Gesù Cristo] invece, poiché rimane in eterno, ha un sacerdozio che non si trasmette.” Per cercare di nascondere una verità che li delegittima, una più recente edizione biblica (della CEI) ha cambiato questo verso in “sacerdozio che non tramonta”. Ma il semplice fatto che Cristo sta esercitando un “sacerdozio che non tramonta”, ha ugualmente posto fine ad ogni sacerdozio umano o terreno.

Domanda: Se Cristo sta svolgendo dal cielo un sacerdozio che “non si trasmette”, come fanno gli uomini mortali a credere di avere ricevuto il sacerdozio e di poterlo svolgere in sostituzione di Gesù Cristo?
La verità è che, nessun mortale può svolgere legittimamente il compito di “sacerdote” o di “mediatore” tra Dio e l’uomo. Quindi, l’esercizio papale usurpa l’esercizio sacerdotale di Cristo, inducendo milioni di credenti a credere più a quello che dice il papa che a quello che Cristo dice nella Bibbia.

Per “successione” si intende “eredità” diretta. Ma storicamente i vescovi di varie città dell’Impero Romano si facevano la guerra tra di loro. I vescovi di altre regioni si rivolgevano al vescovo di Roma – o venivano soppressi da Roma – semplicemente perché la comunità di Roma, residente nella capitale dell’Impero, era diventata politicizzata, la più ricca e la più potente, anche militarmente. Ma dottrinalmente corrotta da tradizioni pagane. Oggi il papa viene eletto dai vescovi cattolici democraticamente (con giochi politici), e non dallo Spirito Santo di Dio.  

CRISTO LA VERA PIETRA.

Gesù Cristo è la “pietra angolare” (Luca 20:17-18), mentre tutti i credenti sono come Pietro, cioè cefas, “piccoli sassi”. Questo è il senso delle parole di Gesù in Matteo 16:18, come traspare nell’originale testo greco.
Gesù non dette alcuna autorità superiore al discepolo Pietro. Anche perché Egli aveva detto loro: “I re delle nazioni le signoreggiano, e quelli che le sottomettono al loro dominio sono chiamati benefattori. Ma per voi non dev’essere così; anzi il più grande tra di voi sia come il più piccolo, e chi governa come colui che serve” (Luca 22:25-26). La storia dimostra che l’istituzione papale ha conquistato tale status con le armi, innalzandosi su tutti gli uomini e dominando perfino sui re della terra.

Inoltre, le Scritture provano che la vera Chiesa è costruita su tutti i discepoli che, come Pietro, hanno creduto che “Gesù è il Figlio dell’Iddio Vivente” e l’univa vera pietra angolare su cui è costruita la vera Chiesa.. Notare la Prima Epistola di Pietro, cap.2, versetti 4 e 7:
Accostandovi  a Lui, pietra vivente , rifiutata dagli uomini , ma davanti a Dio scelta e preziosa ,anche voi come pietre viventi , siete edificati per formare una casa spirituale , un sacerdozio santo , per offrire sacrifici spirituali , graditi a Dio , per mezzo di Gesù Cristo, infatti, si legge nella scrittura : “ Ecco io pongo in Sion una pietra angolare scelta , preziosa e chiunque crede in essa non resterà confuso , per voi dunque che credete essa è preziosa , ma per gli increduli “ la pietra che i costruttori hanno rigettata è diventata la pietra angolare“. (Vedi anche Efesini 2:20).

In 1Corinzi:11, l’apostolo Paolo dichiara che “.“…nessuno può porre altro fondamento oltre a quello già posto, cioè Cristo Gesù”.

Risultato: Il papato compete contro Cristo, e lo fa nel nome di Cristo, insegnando cose diverse da Cristo!

LE CHIAVI DEL REGNO

In Matteo 16:19 Gesù non dette al discepolo Pietro il “primato” sugli altri discepoli né il potere temporale di vita o di morte, né di “assolvere” né di decidere chi fare entrare nel Regno di Dio e chi no. Altrimenti Gesù cadrebbe in contraddizione, poiché Egli disse: “I re delle nazioni le signoreggiano, e quelli che le sottomettono al loro dominio sono chiamati benefattori. 26 Ma per voi non dev’essere così; anzi il più grande tra di voi sia come il più piccolo, e chi governa come colui che serve” (Luca 22:25-26).
Queste parole di Gesù all’apostolo Pietro “Io ti darò le chiavi del regno dei cieli…” – vogliono semplicemente dire che Pietro avrebbe da lì a poco ricevuto il dono dello Spirito Santo – il quale fa capire le verità spirituali che aprono le porte del Regno di Dio. Poiché Dio non ha riguardi personali, Egli dona le “chiavi” del Suo regno NON soltanto a Pietro, ma anche a tutti coloro che hanno fede nella divinità e nel prezioso sangue di Cristo, e che onorano quel sangue ravvedendosi dei propri peccati.

Del LEGARE e dello SCIOGLIERE

Con l’espressione “tutto ciò che legherai in terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai in terra sarà sciolto nei cieli” – Gesù non attribuiva a Pietro il potere di giudicare o di legiferare al posto di Dio Padre. “Uno soltanto è legislatore e giudice, colui che può salvare e perdere; ma tu chi sei, che giudichi il tuo prossimo?” (Giacomo 4:12; Mt. 7:1; Lc. 6:37).

Allora che cosa significano quelle parole di Gesù? Significano che chiunque prende coscienza che Gesù è il “Figlio dell’Iddio Vivente”, entra nella pienezza delle sue responsabilità personali davanti a Dio. In altre parole, l’essere umano non può “legare” né “sciogliere” nulla, nei cieli, fino a quando non distingue che Gesù Cristo è il Figlio dell’Iddio Vivente. Fino a quando non c’è consapevolezza, l’uomo è perdonabile a motivo della sua cecità spirituale (Mt. 12:32; Lc.12:10). Invece, tutte le scelte e decisioni buone o cattive, compiute da chi è già pervenuto alla conoscenza della verità, saranno registrate nei cieli ed oggetto del giudizio finale di Dio. Le parole di Gesù a Pietro valgono per tutti i suoi credenti.

Questo concetto è esemplificato in Matteo 23:13, dove si narra un caso opposto a quello di Pietro. I capi giudei avevano la conoscenza della verità attraverso la legge di Dio, ma allo stesso tempo la trasgredivano perché volevano uccidere Gesù, non credendo alla Sua messianicità. Questo loro comportamento li portò a “legare” su di loro stessi il giudizio di Dio,e a macchiarli nella coscienza: “Ma guai a voi scribi e farisei, ipocriti, perché serrate il regno dei cieli davanti alla gente; poiché non vi entrate voi, né lasciate entrare quelli che cercano di entrare”.

In conclusione, speriamo di aver contribuito a fare chiarezza su questi importanti argomenti.

Cordiali saluti.

Carmelo Anastasi

CHIESA DI DIO UNITA
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