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Il futuro di Gerusalemme

Quelle voci della saggezza, della ragione e della giustizia porteranno la pace nelle strade insanguinate di Gerusalemme?

Per gli Ebrei, Gerusalemme è la città di Davide, la capitale di un passato glorioso dove il Tempio di Salomone era l’emblema dell’onore al Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe. Per i Cristiani è il luogo della morte e della resurrezione di Gesù Cristo, il Salvatore dell’umanità. E’ lì che Gesù venne crocifisso dai Romani, ed è da lì che resuscitò da morte tre giorni e tre notti dopo, proprio come Egli stesso aveva predetto. Per i Musulmani invece, Gerusalemme è il luogo dove si trova la sacra Moschea della Roccia.

Già al tempo in cui Abramo, il patriarca degli Ebrei e degli Arabi, vagava nomade per le terre di Canaan, la città di Gerusalemme era molto conosciuta, ed era meta di carovane provenienti dalle zone del Tigri, dell’Eufrate e del Nilo.

Come narrato nella biblica Genesi, Dio aveva promesso una numerosa discendenza ad Abramo e a Sara sua moglie. Tuttavia, nonostante gli anni passassero, questo tanto attesa discendenza non arrivava e sembrava quindi che Dio non volesse mantenere la Sua promessa. Abramo e Sara, rassegnati all’apparente impossibilità di concepire figli, decisero di agire diversamente e chiesero perciò l’aiuto di un’altra donna, che avrebbe concepito e partorito l’erede di Abramo al posto di Sara.

Sara diede quindi ad Abramo la sua serva Agar, e da quell’unione nacque Ismaele, padre di molte future nazioni arabe.

Ma Dio aveva in serbo per loro piani diversi, e alla fine Abramo e Sara ebbero un proprio figlio, Isacco, mentre Ismaele e sua madre, che disprezzava Sara, furono mandate via nelle lande desolate. Fu così che venne piantato il seme della discordia e della guerra tra i discendenti di Isacco e di Ismaele.

I discendenti di Giacobbe, gli Israeliti, finirono per subire a lungo la schiavitù dell’egemonia egiziana, e vennero infine liberati e riportati a Canaan da Mosè. Qualche secolo più tardi, intorno all’anno 1000 a.C., il grande Davide, Re d’Israele, strappò Gerusalemme ai Gebusei, e suo figlio Salomone, conosciuto per la sua grande saggezza, vi regnò per più di 40 anni durante il periodo di maggior splendore di Israele.La storia insanguinata di GerusalemmeNel 586 a.C., i Babilonesi rasero al suolo la Città di Davide, che sarebbe poi stata ricostruita da una futura generazione di Ebrei sotto la guida di uomini come Esdra e Neemia durante il periodo della dominazione persiana, a cui seguì quella greca.

La loro indipendenza prosperò ancora per un po’ durante il governo dei Maccabei, dopo il quale lo splendido tempio fu demolito e successivamente ricostruito da Erode il Grande. Quando però le legioni romane vi instaurarono il loro dominio, finirono con addirittura distruggere Gerusalemme e il suo tempio nel 70 d.C.

La città fu poi occupata dai Musulmani e divenne un luogo di fondamentale importanza durante il periodo delle Crociate nel Medio Evo, quando gli Europei cercarono di riportare il controllo della cristianità sulla Terra Santa. Dopo un breve successo dei Crociati, Gerusalemme cadde nuovamente sotto i Musulmani per i 7 secoli a venire.

Nel 1948, le Nazioni Unite diedero alle decine di migliaia di Ebrei sopravvissuti ai campi di concentramento nazisti una patria, ma fu subito guerra aperta tra gli Ebrei e gli Arabi, con Gerusalemme ancora una volta al centro del conflitto.

Ci fu una tregua, in seguito a una vittoria israelita. Ma la Guerra esplose nuovamente nel 1956, nel 1967 e nel 1973, quando i discendenti di Abramo iniziarono a distruggersi l’un l’altro. Gli Israeliti sono riusciti a mantenere una tenue presa su Gerusalemme dal 1967 e permettono ai Musulmani di mantenere il controllo sul Monte del Tempio, nonostante i ripetuti tentativi di molte nazioni di farne una città internazionale.Il suo stupefacente futuro

Gerusalemme riveste un ruolo molto importante nel futuro compimento delle profezie bibliche. Gesù disse ai Suoi discepoli che sarebbe con certezza tornato a Gerusalemme «con potenza e gloria» e in modo visibile quindi, per impedire la fine del mondo (vedi Matteo 24:29-30).
Ma dove tornerà esattamente Gesù? «Ecco… Io adunerò tutte le nazioni per far guerra a Gerusalemme, e la città sarà presa… Poi l’Eterno si farà innanzi e combatterà contro quelle nazioni… I suoi piedi si poseranno in quel giorno sul monte degli Ulivi ch’è dirimpetto a Gerusalemme a levante» (Zaccaria 14:1-4 e Atti 1:9-12). E’ uno dei grandi paradossi della storia: affinché il vero «Principe di Pace» ponga fine ai conflitti, dovrà Egli stesso intervenire con potenza divina e severità verso quelli che distruggono la terra.
Gesù Cristo non verrà per essere crocifisso di nuovo, ma questa volta per «prendere possesso dei regni di questo mondo e distruggere i mercanti della guerra», ed è proprio nell’area attorno a Gerusalemme che tutti i belligeranti perderanno questa apocalittica guerra, per sempre. Gerusalemme diventerà quindi la capitale spirituale del mondo, governata direttamente da Gesù Cristo, il Figlio di Dio, il Giudice di tutti. Soltanto allora i popoli accetteranno d’imparare a rispettarsi e ad amarsi. LaBuonaNotizia.org