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Il dibattito sull’esistenza di Dio

Richard Hawkins e Christopher Hitchens, due tra gli atei più convinti al mondo, hanno recentemente pubblicato alcuni libri con lo scopo di difendere le loro convinzioni secondo cui non vi sono prove concrete dell’esistenza di Dio.

I loro due libri, intitolati Dio è un illusione (The God Delusion) e Dio non è grande (God Is Not Great), espongono argomentazioni per sostenere la loro convinzione secondo la quale Dio non esisterebbe e la religione starebbe avvelenando il mondo. Il fatto è abbastanza ironico, perché sono proprio i loro libri a fornire invece una grande “prova” del contrario.
Quali sono queste affermazioni? Analizziamo per un attimo i loro ragionamenti e le conclusioni a cui sono arrivati. Alcuni tra i criteri più comuni che gli atei adottato per non credere all’Iddio della Bibbia sono i seguenti:
• Paragonare il Dio di Israele agli dei delle religioni pagane nel corso della storia. Nella mente degli atei, tutti gli dei sono portavoce degli stessi valori. Che sia Zeus, Thor, Baal, Vulcano, Visnu o il Dio della Bibbia, per loro non fa differenza. La conclusione a cui arrivano è che tutti gli dei sono stati concepiti dalla mente umana per placare i bisogni sociali e psicologici dell’uomo.
• Discreditare l’esistenza di Dio per la violenza compiuta nel Suo nome. Nell’analizzare la storia l’ateo nota le violenze, gli omicidi, i massacri e le guerre compiuti nel nome di Dio. L’inquisizione spagnola, le crociate e la pulizia etnica in Kosovo e in Africa sono solo alcuni di questi esempi, spesso menzionati come risultato dell’ipocrisia della religione e della fede in Dio. Gli atei concludono quindi che non è possibile che dietro a tutto questo orrore ci sia un Dio buono e misericordioso.
• Affermare che la Bibbia contiene errori e ambiguità. Gli atei negano che la Bibbia sia stata divinamente ispirata perché gli attribuiscono discrepanze che in realtà sono solo apparenti. Alcune di queste apparenti discrepanze sono legate alla storia, alla scienza, agli insegnamenti di Gesù, alla morte, all’omicidio e alla guerra. Se si contraddice, essi dicono, la Bibbia non può certo rappresentare il pensiero di un Dio onnisciente.
• Dimostrare che la maggior parte della cristianità si fonda su pratiche pagane. La cristianità tradizionale si è sviluppata dall’antico ebraismo e dagli scritti della Bibbia, ma nonostante questo Dawkins e Hitchens affermano che buona parte della sua dottrina, delle sue cerimonie, delle sue immagini e dei suoi culti hanno il loro fondamento in pratiche pagane in realtà condannate dalla Bibbia. Puntualizzano poi, in questo caso giustamente, che le origini della festa di Natale e alcune tradizioni della Pasqua (capisaldi di molte fedi religiose) affondano le loro origini nell’antica Babilonia, in Egitto e in Grecia, e non ci sono state tramandate dall’Iddio Creatore rivelato nella Bibbia.
Gli atei fanno presente che queste pratiche sono nate in seno a precedenti culti pagani e che sono state solo in seguito riprese e adattate dai cristiani a loro piacimento. La conclusione quindi è che se le varie forme di culto esistenti sono approssimative e ambigue, allora lo devono essere anche le argomentazioni degli stessi fedeli a sostegno dell’esistenza di Dio.
• Sfidare i credenti a dimostrare chi ha creato Dio. Nel loro tentativo di discreditare il disegno intelligente (portato avanti da scienziati convinti che la complessità dei sistemi che permettono l’esistenza di tutte le forme di vita non possa essere adeguatamente spiegata con la teoria evoluzionistica di Charles Darwin), gli atei ritornano su quella che essi ritengono essere la madre di tutte le domande: «Chi ha creato Dio?» La Bibbia risponde che il concetto dell’eternità non può essere capito né spiegato dall’uomo, finché l’uomo non sarà egli stesso entrato nella dimensione dell’Eterno. Dal momento che questa risposta, dal loro punto di vista, non è accettabile, essi deducono che non vi possa essere alcun Dio Creatore.
• Presentare la teoria di Darwin come una fatto scientifico! Gli atei credono che solo una teoria riesce a spiegare l’origine e lo sviluppo della vita, ovvero l’evoluzionismo darwiniano. La maggior parte dei professori, degli insegnanti e degli scienziati che operano nel campo della zoologia, dell’antropologia e della biologia crede fermamente in questa teoria e la diffondono come se fosse una verità assodata. Ovviamente gli atei vedono in questa tendenza un’ulteriore prova del fatto che non esista alcun Dio.

Quando gli atei dicono il vero

Potreste sorprendervi nell’apprendere che alcune delle osservazioni degli atei hanno un reale fondamento storico! Se consideriamo gli elementi storici e religiosi a cui si rifanno, non vi sarà difficile capire i motivi per i quali essi arrivano a concludere, erroneamente, che non esiste alcun Dio Creatore. Buona parte delle testimonianze storiche, riguardanti le varie religioni con le loro interpretazioni contradditorie e tutte le atrocità compiute nel nome di Dio, sembrano infatti sminuire notevolmente le argomentazioni di chi invece crede nel Dio della Bibbia come l’unico Dio Creatore. Per fare chiarezza su dove le osservazioni degli atei hanno reali fondamenti storici, qui di seguito riportiamo alcuni fatti da considerare:
• I numerosi «dei» appartenuti ai vari culti religiosi nati nel corso della storia non rappresentano il vero unico Dio Creatore. Al contrario, erano solo degli “dei” immaginari; non esistono, non sono mai esistiti né mai esisteranno.
• Molte delle pratiche, delle dottrine e delle azioni dei cristiani nel corso dei secoli (in Medio Oriente, Europa, America e in tutto il mondo) si sono rivelate spesso ambigue e ipocrite. Ma Dio non c’entra.
• Le interpretazioni umane della Sacra Bibbia sono estremamente numerose. Ognuno ha voluto dire la sua e dare la sua versione: congregazioni, sette, gruppi e persino singoli individui. E’ per questo motivo che esse possono risultare ambigue e spesso contraddittorie, e pertanto non credibili. Ma anche qui Dio non c’entra.
• Molte delle pratiche intraprese dalla Chiesa di Roma nel secondo e nel terzo secolo erano state ereditate dai costumi pagani del mondo pre-cristiano. La festa di Natale, alcune liturgie pasquali, la festa di Capodanno e persino la Domenica come giorno di culto e di preghiera, infatti, non sono nemmeno menzionati nella Bibbia.

Ancora una volta, una dimensione mancante

Il problema è che ormai viviamo in un mondo dominato dalla confusione, che avvolge ogni ambito della nostra vita, tra cui la visione e la comprensione che abbiamo di Dio, la scienza, la moralità, la religione e la Bibbia. Mentre molte persone (come Hitchens e Dawkins) ritengono che la storia dell’umanità e della religione rappresentino al meglio la visione di un mondo che ruota intorno a Dio, in realtà è vero proprio il contrario! La storia dell’umanità rappresenta un mondo religioso che generalmente rifiuta il vero Dio. La storia umana non rappresenta il meglio di Dio, ma il peggio dell’uomo!
Da quasi seimila anni gli esseri umani elaborano le proprie teorie sulla moralità e sulla vita, teorie che includono varie forme di religione, tra cui possiamo citare l’Induismo, il Buddismo, il Giudaismo legalista e farisaico, l’Islam, il Cristianesimo imperiale e statalizzato, compromesso fino al collo con la politica, ecc, ecc). Il risultato è che gran parte delle tradizioni, delle pratiche, delle dottrine e degli insegnamenti di tutte queste religioni, sono esclusivamente un prodotto dell’essere umano e non derivino assolutamente dal Dio della Bibbia.
Il Cristianesimo tradizionale, in quasi tutte le sue varie espressioni, è poi apostato dal Dio della Bibbia in maniera eclatante e spudorata, adempiendo una profezia. Circa duemila anni fa Gesù Cristo disse ai Suoi discepoli che col passare dei secoli, gli uomini sarebbero stati ripetutamente ingannati da falsi rappresentanti del Messia. Egli disse: «Guardate che nessuno vi seduca. Poiché molti verranno sotto il mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e ne sedurranno molti» (Matteo 24:4-5).
In altre parole, la stragrande maggioranza delle religioni e dei capi religiosi che hanno calcato le scene mondiali nel corso della storia si sono rivelati essere dei falsi, e tutto questo principalmente per opera di Satana, il diavolo, vero comandante e dio del mondo attuale (2 Corinzi 4:4; Apocalisse 12:9). Il caos è sicuramente dovuto al fatto che esistono tante interpretazioni del significato della Bibbia quante sono le chiese che affermano di rappresentarla. Tuttavia, Dio aveva previsto persino questo.
Le testimonianze storiche che riguardano il Dio della Sacra Bibbia sono molto diverse dagli scritti storici che si riferiscono a qualsiasi altra divinità inventata dall’uomo. Nella Bibbia Dio si rivela come «l’Eterno Creatore di tutte le cose», Colui che trascende il tempo e il regno fisico. Le varie divinità prodotte dall’immaginazione umana non sono niente a confronto dell’Onnipotente Dio Creatore rivelato nella Bibbia!

Il Creatore esiste!

La Bibbia ci dice che gli esseri umani sono «inescusabili» quando negano l’esistenza di Dio, in quanto la Sua presenza è manifestata continuamente nel mondo fisico attraverso le Sue opere (Romani 1:20).
E’ interessante notare che, mentre il moderno movimento del disegno intelligente ammette che tutto quello che esiste sia effettivamente stato creato, la maggior parte degli educatori invece persevera nel discreditare la complessità dei sistemi dell’universo e l’ipotesi di un disegno da parte di un Creatore intelligente, relegandoli semplicemente al rango di concetti non scientifici. Tuttavia, un folto gruppo di scienziati ed insegnanti che si sta ingrandendo sempre di più è finalmente giunto alla conclusione che un universo così complesso non potrebbe esistere senza una qualche sorta di intelligenza superiore che lo ha generato e che lo governa.
In più di un passaggio nella Bibbia, Dio stesso afferma che «Lo stolto ha detto nel suo cuore: Non c’è alcun Dio» (Salmo 14:1; 53:1). Eppure alcuni di questi stessi “stolti” che hanno tristemente rifiutato l’idea di un Dio Creatore onnisciente e misericordioso hanno, allo stesso tempo, una quadro ben chiaro della storia dell’umanità, ambigua e violenta, e delle numerose religioni che l’hanno caratterizzata. L’errore principale che commettono gli atei è attribuire l’ambiguità e il caos che hanno caratterizzato la storia dell’uomo alla cosa migliore che un Dio possa offrire, mentre in realtà, il sordido passato dell’uomo e il suo imminente futuro sono proprio il risultato dell’uomo che rifiuta di riconoscere il vero Creatore.
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