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Gesù Cristo: Possediamo la Sua vera storia?

Per chi coltiva la fede cristiana, non c’è dogma più fondamentale di quello che riguarda la vita, la morte e la risurrezione di Gesù Cristo, il Figlio di Dio. Su questo dogma si basa l’intera speranza per la vita eterna nel Regno di Dio attraverso una futura risurrezione dalla morte.

L’unico segno che Gesù Cristo ha dato ad una generazione scettica è stata la Sua risurrezione, dimostrando così di essere veramente il Figlio di Dio. I quattro Vangeli sono impegnati a testimoniare che Gesù di Nazareth era «l’Unigenito venuto dal Padre», il Messia promesso dalle profezie bibliche e che è stato risuscitato da morte.
Questi importanti fatti sono stati attaccati come falsità fin quasi dalla fondazione del Cristianesimo, a dispetto della scrupolosa raccolta di testimonianze dei testimoni oculari. I primi apostoli hanno scritto ciò che hanno visto e udito personalmente. Decenni dopo, il persecutore Saulo è convertito al Cristianesimo e ribadisce l’importanza della risurrezione di Cristo e della fede nella risurrezione futura d’ogni credente (1Corinzi 15:16-23).
Gli attacchi contro il dogma della risurrezione però sono continuati. Per alcuni, Cristo non era niente più che un buon maestro spirituale, un rabbino insolito. Essi credevano che i Suoi discepoli hanno inventato un racconto fantastico di una tomba vuota e una nuova fede.
Il tentativo di negare la risurrezione di Cristo è continuato fino ai tempi moderni. Ad esempio, il libro La congiura della Pasqua – scritto nel 1967, offre una serie di spiegazioni alternative al racconto biblico. Il titolo del libro riassume un punto di vista che molte persone ancora hanno – cioè che la storia raccontata nel Nuovo Testamento è, nel migliore dei casi, incompleta, e, nel peggiore dei casi, un vero e proprio imbroglio.
La teoria popolare più recente è raccontata in un libro che è stato nell’elenco dei libri di successo per un anno e che uscirà nel 2005 come un film di Hollywood. Il Codice Da Vinci, di Dan Brown, è un romanzo che usa avvenimenti, personaggi e luoghi reali per coinvolgere i lettori in insolite congetture sulla vita di Gesù Cristo.
L’autore Dan Brown mette insieme realtà e fantasia in un modo che si addice ad una storia rapida e intrigante, lunga nell’azione ed entusiasmante – ma molto povera nei confronti della reale narrazione biblica.
In breve, Il Codice Da Vinci propone l’idea che Gesù Cristo fosse sposato con Maria Maddalena, e che l’abbia lasciata incinta del Suo bambino quando è morto. La madre ed il bambino sarebbero stati  nascosti nel sud della Francia e la discendenza di quell’unione esisterebbe tuttora. Si suppone che la chiesa dominata dai maschi abbia nascosto questa “verità”  e abbia fatto in modo che qualunque scritto contenente queste informazioni fosse eliminato dalla documentazione ufficiale.
Secondo la trama del romanzo di Brown, quelli che sapevano la “verità” sono riusciti a mantenerla viva e a tramandarla nel corso dei secoli. Si pensa che Leonardo Da Vinci fosse uno dei custodi di quel segreto, dato che il suo famoso dipinto, L’Ultima Cena, mostra Maddalena alla destra di Gesù. Naturalmente il dipinto contraddice il racconto biblico, che, invece, ci dice che seduto alla destra del Signore, nell’ultima cena, c’era il Suo discepolo Giovanni.
Il romanzo di Brown ha ispirato una verifica da parte del notiziario dell’ABC Primetime. Intervistato nel corso del programma, l’autore Brown ha affermato: «Ho iniziato da scettico. Quando ho cominciato facendo ricerche sul Codice Da Vinci, pensavo davvero che avrei rifiutato gran parte di questa teoria su Maria Maddalena, del sacro sangue e tutto ciò. Invece sono diventato un credente.»
A queste parole, la conduttrice del programma, Elizabeth Vargas, ha mandato un messaggio del tutto contradditorio agli spettatori con questa conclusione: «Ciò che abbiamo scoperto è che alcune delle affermazioni del libro sono semplicemente non credibili… Ma ci possono essere delle verità sorprendenti dietro la storia di Gesù, di Maria Maddalena, e di Leonardo Da Vinci» (Primetime, 3 nov.2003).

 

La fantasia travestita da storia

Secondo il romanzo di Dan Brown quale sarebbe la vera storia di Cristo e della Chiesa? Ecco qui degli stralci del romanzo che ha la presunzione di rivelare la vera storia:
«Nel corso di questa riunione [il Concilio di Nicea del 325 d.C.] sono stati discussi e messi al voto molti aspetti del Cristianesimo – la data della Pasqua, il ruolo dei vescovi, l’istituzione dei sacramenti, e, naturalmente, la divinità di Gesù… Fino a quel momento della storia, Gesù era stato considerato dai suoi discepoli come un profeta e comune mortale. Il riconoscimento di Gesù come il ‘Figlio di Dio’ è stato ufficialmente proposto e votato da quel Concilio di Nicea, con un scarto di pochissimi voti» (pag. 233).
«Dal Concilio di Nicea iniziò il periodo più cruciale della storia cristiana.» Secondo Brown «L’imperatore Costantino avrebbe commissionato e finanziato una nuova versione del Nuovo Testamento, che omettesse gli scritti che parlavano dei tratti umani di Cristo e incorporassero gli scritti che lo presentavano divino. Tutti gli altri scritti sarebbero stati banditi o bruciati» (pag. 234).
«Notate con attenzione il più grande occultamento della storia umana.» – il romanzo di Brown continua ad ingannare, dicendo: «Non solo Gesù Cristo era sposato, ma era anche padre. Maria Maddalena è stata il santo grembo, il calice che ha custodito e portato alla nascita la discendenza reale di Gesù Cristo. Ella è stata la vite da cui è i sacri frutti sono nati» (pag. 249).
Il romanzo blasfemo continua: «Maria Maddalena era incinta al tempo della crocifissione… Con l’aiuto di uno zio di Gesù, Giuseppe di Arimatea, ella fuggì di nascosto in Francia, allora conosciuta come Gallia. Quivi ella trovò un rifugio sicuro nella comunità ebraica. Fu qui, in Francia, che ella partorì una figlia a Gesù…» (pag. 255).
Nel romanzo di Dan Brown vi sono molte altre idee avventate, ma pochissimi passi mostrano la trama principale della storia.
Secondo Dan Brown i documenti segreti sarebbero stati sepolti coi resti di Maria Maddalena, documenti i cui contenuti distruggerebbero il cristianesimo. «Questi documenti – Dan Brown afferma – contengono il vero vangelo; un vangelo il cui fondamento consiste nel culto di una dea. Se fossero rivelate al mondo» – continua Brown – «queste “verità recuperate” spianerebbero all’umanità la strada per ritornare ad una spiritualità più illuminata, incentrata su questa divinità femminile.»
Ciò che maggiormente preoccupa di questo romanzo, e del film che ne uscirà, è che le persone che lo leggeranno senza un’adeguata conoscenza dei Vangeli sinottici e della storia, potranno essere confusi e sviati dalla verità biblica «che è stata tramandata ai santi una volta per sempre» (Giuda 3).
Nel romanzo di Brown fantasia e disinformazione sono mescolate insieme e spacciate come verità, che sono invece bestemmie capaci di confondere e scandalizzare i più giovani. Gesù si riferiva a questo quando ha detto che «Sarebbe meglio per lui che gli fosse messa al collo una macina da mulino e fosse gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno solo di questi piccoli» (Luca 17:2).

Qual è la prova biblica?

La Bibbia smentisce molti punti della fantasiosa storia di Brown. Prima di tutto, Gesù non era sposato. Nessun riferimento di alcun genere nella Bibbia suggerisce questa possibilità. Non esiste proprio. In passato ci sono stati tentativi da parte di studiosi secondo i quali l’episodio in Giovanni 2 di un matrimonio a Cana, dove Gesù ha trasformato l’acqua in vino, era in realtà il Suo matrimonio, ma la Bibbia non indica niente del genere.
Non esiste alcuna prova biblica che Gesù Cristo fosse sposato con Maria Maddalena o con qualsiasi altra persona. L’idea riflette l’insegnamento gnostico che era  popolare nel secondo secolo dopo Cristo.
E non c’è niente nella Bibbia che sostenga l’idea riprovevole e molto diffusa che Maria Maddalena fosse una prostituta al compiacimento di Cristo e dei discepoli. Ella seguì Cristo dopo essere stata da Lui guarita, perchè liberata da «sette demoni» (Matteo 16:9).
Un’altra inganno nel romanzo di Brown è l’idea che ci fossero altri vangeli legittimi che andarono persi o che furono eliminati dalla documentazione ufficializzata e che furono etichettati come eretici. Tutta questa fantasia gratuita solleva dei dubbi riguardo al fatto se possediamo l’intera storia di Cristo e della Chiesa delle origini, oppure no.
La storia di come le Scritture del Nuovo Testamento siano state  messe insieme allo scopo di farne accettare l’autenticità, è troppo lunga per essere qui raccontata. I documenti storici comunque indicano il coinvolgimento personale degli apostoli Pietro e Paolo nello scegliere e conservare opere ed epistole che contenevano la vera testimonianza degli avvenimenti della vita di Cristo e il vangelo del «Regno di Dio» predicato da Cristo. E quando ci furono delle false lettere apostoliche, gli stessi apostoli non mancarono di denunciarle, difendendo la sana dottrina  e la fede originale (2Tess.2:1-2).
La storia di come le Scritture del Nuovo Testamento siano state messe insieme precludono ogni possibilità che scritti «apocrifi» o «scritture perdute» possano essere validi per la comprensione della vera dottrina e dell’insegnamento cristiano.

Una prova dell’accuratezza dei Vangeli sinottici

Diamo un’occhiata ad un esempio che dimostra l’attendibilità dei racconti dei Vangeli sinottici. La presenza di una donna, Maria Maddalena, come annunciatrice dell’avvenuta risurrezione di Cristo ai discepoli è una prova dell’autenticità dei racconti di Matteo, di Marco, di Luca e di Giovanni.
Le donne infatti non godevano di una condizione dignitosa nella società di quel tempo. Luca e Giovanni parlano di donne che servivano e partecipavano alla vita sociale in modi consoni alle norme del tempo.
Fra alcune culture della regione, la condizione delle donne era simile a quella degli schiavi. Alle mogli non era consentito mangiare con gli ospiti dei mariti, né lasciare le loro case senza essere accompagnate. Le donne erano considerate inferiori ed impure in confronto agli uomini. A Roma un uomo aveva piena autorità sulla propria moglie. La donna adultera poteva essere punita con la morte.
Il punto essenziale è questo: se i Vangeli sinottici fossero stati un’invenzione, gli autori avrebbero scritto dei racconti che riflettevano le norme culturali e comportamentali esistenti. Invece essi, esponendosi alla non credibilità, hanno raccontato comunque la vera storia della venuta del Messia, la Sua vita e la Sua risurrezione e di come apparve per prima a Maria Maddalena.
Essi l’hanno raccontata con precisione, come è realmente avvenuta. E l’hanno raccontata sotto l’ispirazione dello Spirito Santo. L’apostolo Paolo ha affermato con entusiasmo che «Tutta la Scrittura è divinamente ispirata e utile a insegnare, a convincere, a correggere e a istruire nella giustizia» (2 Timoteo 3:16). In altre parole, Dio ha dato all’umanità la garanzia che gli aspetti essenziali del «vangelo della salvezza» sono stati conservati con cura.

Cercando lumi, ma in luoghi sbagliati

Molte persone hanno un innato desiderio di capire il lato spirituale della vita. Non mancano le riviste che presentano articoli sulla Bibbia, sul cristianesimo o su dottrine come quelle del paradiso o l’inferno. La rivista Time del 23 dicembre 2003, per esempio, ha pubblicato un articolo su presunti «Vangeli perduti».
Gli editori sanno che la gente è affascinata dalla Bibbia, anche se in realtà non si cura di conoscerla bene. Pubblicazioni come il Time soddisfano le moderne idee di una cultura che offre punti di vista alternativi alle credenze tradizionali. Tali idee promuovono però la superstizione popolare.
Recentemente il Time ha presentato una storia sulla trilogia del popolarissimo film The Matrix. Questa storia di fantascienza è incentrata sull’idea che il mondo che vediamo non è la realtà ultima. Uno dei suoi personaggi, Morfeo, dice ad un altro, Neo, che «Matrix è il mondo che è stato messo davanti ai vostri occhi per nascondervi la verità».
I personaggi “furbi” del film sono un gruppo di persone “illuminate” che stanno un passo avanti rispetto a quelli di “matrix”, e che cercano di ridurre tutti sotto il loro controllo. Le idee di questo film si possono trovare nel pensiero antico dello gnosticismo.
Per decenni le idee religiose tradizionali sono state sfidate e analizzate dai teologhi liberali, con la scusa di fare del bene. Ma questo ha generato un crescente scetticismo in tutte le istituzioni ed ha spinto la gente a cercare in altri campi la realizzazione spirituale.
L’articolo del Time ha anche trattato il fascino per ciò che è chiamato il rituale religioso della New Age. Questi presunti vangeli “nascosti” forniscono alla gente le idee per effettuare i rituali derivanti da antiche credenze pagane. Anche alcuni appartenenti all’intelligenzia teologica danno credito a racconti di vangeli alternativi della Chiesa delle origini.
La teologa di Princeton Elaine Pagels, per esempio, ha scritto di aver accettato il “Vangelo di Tommaso”, uno dei testi antichi scoperti a Nag Hammadi in Egitto nel 1945.
Lo studio che la teologa Pagels ha effettuato sui testi di Nag Hammadi l’ha portata a concludere che i testi biblici non raccontano tutta la storia. Ella non riesce ad accettare il «cristianesimo come un unico, autorizzato insieme di credenze…» Per lei e per alcuni altri studiosi, i testi di Nag Hammadi sono «come i pezzi appena scoperti di un difficile puzzle, simile a ciò che conosciamo dalla tradizione, e questi testi eccezionali, che solo ora stanno diventando conosciuti, stanno trasformando la tradizionale concezione del Cristianesimo»  (Oltre la credenza: Il Vangelo segreto di Tommaso, 2003, pag. 29).

Perché così tanto interesse in questi miti?

La gente sta cercando una specie di fondamento spirituale per dare significato all’esistenza quotidiana. Questo è un normale desiderio umano che ci appartiene da millenni. E poiché la maggior parte degli occidentali vivono in una cultura giudaico-cristiana, basata sia sulle Scritture dell’Antico che del Nuovo Testamento, quasi tutti si ritengono “cristiani”, benché non pratichino affatto lo stile di vita praticato dalla Chiesa del Nuovo Testamento.
Invece, tali persone mescolano le loro credenze con ogni genere di idee non cristiane. Alcuni dicono che questo è soltanto un altro modo di essere cristiani, ma quando sono adottate idee non cristiane, invece di avvicinare di più alla verità, finiscono soltanto per allontanare ulteriormente dalla vera spiritualità. Tali pratiche, come è descritto negli antichi testi non biblici, possono sembrare rispondere alle domande fondamentali della vita. La gente si rivolge a queste pratiche per spiegare il motivo per cui ci sono il male e la sofferenza nel mondo, e per capire come fare per avvicinarsi a Dio. In realtà, la verità che la gente cerca è spiegata nella Santa Bibbia.
Il fatto che le persone si rivolgano ad un tale miscuglio di idee e filosofie nel tentativo di rispondere ai grandi interrogativi sulla vita, dimostra la realtà di una sempre più crescente confusione religiosa che, a causa di un ecumenismo sincretistico, sta dando vita a «Babilonia la grande». La globalizzazione religiosa però non riesce a fornire le risposte di cui il “villaggio globale” ha così disperatamente bisogno.

Propendendo per  le favole

L’apostolo Paolo ha scritto una profezia  per il tempo della fine. «Verrà il tempo in cui non sopporteranno la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si accumuleranno maestri secondo le loro voglie e distoglieranno le orecchie dalla verità, per rivolgersi alle favole» (2 Timoteo 4:3-4).
Moltissime persone di ogni generazione sembrano non curarsi affatto della Bibbia ed abbracciare invece idee che discreditano il «vangelo della salvezza per mezzo di Cristo» e gli insegnamenti originali dei santi apostoli.   Tutto questo è emerso in ogni parte delle loro false narrazioni di presunti vangeli perduti. Ciò che vediamo in queste narrazioni è lo stesso travisamento della persona di Cristo e del Suo messaggio.
L’idea che Gesù fosse sposato e che abbia generato un bambino Lo fa un uomo comune. Una tale idea nasconde la verità biblica rivelata, secondo la quale Dio sta invece generando una famiglia spirituale, e che, attraverso la risurrezione, tutti gli esseri umani avranno l’opportunità di scegliere se far parte o meno della «famiglia di Dio» (Efesini 3:14-15), ma «ciascuno al suo turno» (1Corinzi 15:23).
E se Gesù non era «l’Unigenito venuto da Dio Padre» la conclusione sarebbe che il piano di Dio rivelato dalla Bibbia è tutta una frode. L’apostolo Paolo ha però definito “eretici” coloro che negano la divinità e risurrezione di Gesù. Per gli eretici è sempre stato difficile credere che potessero avvenire degli eventi simili. Iddio ha ispirato l’apostolo Paolo a scrivere la verità in modo chiaro in 1° Corinzi 5, uno dei più importanti della Bibbia.
Gesù Cristo – il Figlio di Dio – è stato anche il più grande dei profeti di Dio  (Deuteronomio 18:18). La sua vita e la sua morte sono state l’adempimento di molte profezie dell’Antico Testamento. Il suo messaggio è una profezia concernente il futuro avvento del Regno di Dio sulla Terra, un sensazionale evento predetto in Daniele 2:44-45.
I primi apostoli furono testimoni oculari della divinità e risurrezione di Gesù Cristo e l’affermarono questo fatto nei loro scritti (2 Pietro 1:16). Dopo la Sua risurrezione, Gesù disse a Pietro: «Seguimi» (Giovanni 21:19). Non c’era dubbio nella mente di Pietro del fatto che stesse seguendo il Figlio di Dio. La stessa chiamata – «Seguimi» – è rivolta anche a te oggi.
Rispondere alla chiamata di Dio o rifiutarla, è una tua scelta.
(Per eventuali approfondimenti: info@labuonanotizia.org )
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