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Conoscere Dio per la prima volta

Vedere l’incontro fra una ragazza di 17 anni e il suo vero padre mi emozionò moltissimo.

A 11 anni aveva trovato la mamma che l’aspettava al suo rientro da scuola con un album di fotografie in mano. «Vedrai la foto di un uomo che non conosci, è quella del tuo vero padre». Dopo la confusione iniziale e le numerose domande che si affollavano nella sua mente aveva sentito il forte desiderio d’incontrare il padre mai conosciuto.
Durante l’adolescenza la ragazza lo aveva cercato per sei anni invano. Poi qualcuno, al corrente del suo proposito d’incontrare personalmente il padre, aveva deciso d’intervenire e alla fine, grazie ad un investigatore privato, lo aveva trovato.
Senza sapere se fosse la cosa giusta, il benefattore programmò d’incontrare la ragazza senza spiegarle il motivo. La persona le chiese se desiderasse incontrarlo e lei rispose che certamente lo voleva.
Dopo sei anni di delusioni la ragazza scoppiò in lacrime vedendolo venirle incontro con un mazzo di fiori in mano.

Conosciamo nostro Padre?

Anche noi abbiamo un padre per molti sconosciuto: è il nostro Padre celeste, il Padre di tutta l’umanità.
L’emozione di una ragazza al primo incontro con il suo padre umano può essere paragonata alla nostra emozione quando abbiamo per la prima volta conosciuto il Padre nostro celeste. Nasciamo e cresciamo senza conoscere Dio e quando Lui ci rivolge la sua santa chiamata possiamo solo immaginarlo in maniera limitata. Il Padre nostro celeste però inizia a farsi conoscere prima invitandoci a partecipare alle Sue sante feste, per vedere quanti realmente desiderano conoscerlo e relazionare con Lui.
Una di queste feste è la «festa delle Capanne», detta «festa dei Tabernacoli», che riunisce tutti i veri credenti in un’unica grande famiglia spirituale, con il potenziale di diventare la «famiglia di Dio».
Vediamo nella parte restante di questo breve articolo come la Festa dei Tabernacoli ci fa iniziare a conoscere il nostro Padre celeste e i Suoi propositi d’amore verso di noi, Suoi potenziali figli.
Innanzitutto, la Festa delle Capanne ci offre l’immagine di una nuova vita. Potersene rallegrare è la motivazione che spinge migliaia di credenti a lasciare la propria casa, dopo un anno di risparmi, per riunirsi con gli altri credenti, ogni anno per otto giorni consecutivi, nel luogo da Lui stabilito (Levitico 23:1-2, 34-41).
Questa festività non è intesa solo come vacanza, bensì è il frutto dell’osservanza di istruzioni divine. Certamente chi la celebra può rilassarsi, ma lo scopo principale delle feste di Dio è di partecipare alle sante adunanze per pregare Dio, lodarlo con dei cantici ed ascoltare il Vangelo di Suo Figlio Gesù Cristo, la Bibbia. Durante gli otto giorni della festa, infatti, i credenti si concentrano sui progetti di Dio per l’umanità, sulla vita eterna e sul meraviglioso Regno che il Padre Eterno instaurerà sulla terra mediante il Suo figlio Gesù Cristo.
La Bibbia insegna che dopo il ritorno di Cristo e del Suo regno millenario i credenti ravveduti vedranno e incontreranno personalmente il loro e nostro Padre Eterno (Apocalisse 21:3)! La celebrazione della Festa delle Capanne genera e ravviva annualmente questa consapevolezza: non soltanto Gesù, ma anche il nostro Padre celeste porterà il Suo tabernacolo eterno, la Sua eterna persona, sulla terra (Apocalisse 21)!
Secondo il disegno di Dio il mondo verrà trasformato dal futuro ritorno di Gesù Cristo, raffigurato dalla «Festa delle Trombe» (Levitico 23:24). Seguirà il «Giorno delle Espiazioni» (v. 27), raffigurante l’allontanamento di Satana dall’umanità, e infine la «Festa delle Capanne» (v. 34-41) che raffigura il futuro regno millenniale di Gesù Cristo e dei Santi che saranno risorti all’inizio di quei «mille anni» (Apocalisse 20:4). Durante quei futuri mille anni tutte le nazioni sopravvissute potranno riconoscere il vero Dio Padre e avvicinarsi a Lui, grazie al Suo Spirito Santo. Questa potenza di Dio trasformerà il cuore e la mente d’ogni uomo di buona volontà in un «cuore nuovo» e una «mente nuova» (Ezechiele 36:26-27).
Mediante la celebrazione della Festa delle Capanne e l’effusione dello Spirito di Dio, i veri credenti scoprono il meraviglioso piano che Dio Padre ha per loro e quanto Egli sia desideroso di farsi conoscere personalmente!

Il significato delle Capanne

Le «capanne» simboleggiano la temporaneità della nostra vita attuale. Il nostro pellegrinaggio di otto giorni (Levitico 23:42) simboleggia il nostro bisogno di trasferirci nella «casa eterna» del nostro Padre celeste. L’apostolo Paolo ha spiegato che se «questa tenda ch’è la nostra dimora terrena viene disfatta, noi abbiamo da Dio un edificio, una casa non fatta da mano d’uomo, eterna, nei cieli» (2 Corinzi 5:1-2). Si riferisce al nuovo corpo, glorioso ed eterno, che Gesù porterà dal cielo sulla terra al tempo della risurrezione dei morti (Daniele 12:2).
L’apostolo Paolo, in Ebrei 11, descrive i fedeli di Dio come «forestieri e pellegrini sulla terra» (v. 13). La Festa delle Capanne ci ricorda che siamo alla ricerca della «patria» di Dio, cioè il Suo Regno (v. 14). Queste sono alcune delle grandi lezioni ispirate alle festività comandate dal Padre e da Cristo.

Puoi conoscerlo adesso

La Bibbia insegna che i credenti sono destinati ad essere legati a Padre celeste e a Gesù Cristo in una relazione stretta, amorevole, personale e indissolubile. La Parola di Dio descrive «le nozze dell’Agnello» con la Sua sposa, la Chiesa, al ritorno di Gesù Cristo (Apocalisse 19:6-9). Questa stretta relazione proseguirà per tutta l’eternità.
Tutte le generazioni passate, alla fine dei tempi, avranno accesso alla conoscenza spirituale che fino ad oggi è stata loro sconosciuta. Soltanto allora «la terra sarà ripiena della conoscenza dell’Eterno, come il fondo del mare dall’acque che lo coprono» (Isaia 11:9).
Parlando della fine dei tempi Dio dice: «E non insegneranno più ciascuno il suo compagno e ciascuno il suo fratello, dicendo: ‘Conoscete l’Eterno!’ poiché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande, dice l’Eterno. Poiché io perdonerò la loro iniquità, e non mi ricorderò più del loro peccato» (Geremia 31:34).
Chi celebra la Festa delle Capanne e le altre festività annuali apre una luminosa finestra sul mondo futuro. Infatti, intere nazioni impareranno a celebrare la Festa delle Capanne. L’avversione a queste feste fa scadere dalla grazia di Dio e dalle sue benedizioni materiali (Zaccaria 14:16)
Quelli che osservano le feste e i comandamenti di Dio adesso, però, riceveranno il dono della vita eterna per regnare con Cristo allo scopo di rieducare il mondo nella via del vero Dio ( Apocalisse 5:10, 20:6).
Ogni anno, i credenti che osservano questa festività s’impegnano moltissimo per trasmettere ad altri questa promessa di Dio. Le nostre preghiere sono dirette al Padre Celeste che non abbiamo mai visto (Giovanni 5:37), ma che vedremo e ci darà il Suo stesso nome (Apocalisse 22:4)! Questo potrà accadere anche a te, se vuoi conoscere tuo Padre celeste.
In conclusione, la Festa delle Capanne ci fa pregustare una nuova vita, un nuovo mondo e un destino indescrivibilmente meraviglioso. Ci fa intravedere il carattere perfetto e misericordioso del Padre celeste e di Suo Figlio, Gesù Cristo, e desiderare ardentemente di conoscerli anche personalmente. Cosa indescrivibile che, però, avverrà sicuramente! E’ solo una questione di tempo. Ma tu hai l’opportunità di rispondere alla chiamata di Dio adesso! (2 Giovanni 2:1-3, Apocalisse 21).
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