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Come previsto, il mondo non è finito. Ma…

Sapevamo che la profezia dei Maya era un ennesimo falso allarme per suscitare ancora più scherno e indifferenza verso il vero allarme cui dare attenzione. La similitudine tra le attuali condizioni dell’umanità e quelle del tempo di Noè dovrebbe infatti indurci a pensare sobriamente.
Gesù Cristo ha predetto che la profezia del Suo ritorno glorioso sulla Terra non sarà presa sul serio, a causa dell’indifferenza che i falsi allarmi e degli egoismi. «Ma come fu ai giorni di Noè, così sarà anche alla venuta del Figlio dell’uomo. Infatti come nei giorni che precedettero il diluvio, le persone mangiavano, bevevano, si sposavano ed erano date in moglie, fino a quando Noè non entrò nell’arca; e non si avvidero di nulla, finché venne il diluvio e li portò via tutti; così sarà pure alla venuta del Figlio dell’uomo» (Matteo 24:37-39). Così gli eventi futuri incontreranno il passato.
Qual era esattamente il problema delle popolazioni del tempo di Noè? Certamente non il mangiare o il contrarre il matrimonio, che sono cose legittime. Erano corrotti nella carne e nello spirito. Erano intenti ai propri affari, per spendere nei loro piaceri carnali, ignari di ciò che stava per accadere (Genesi 6). Dubitavano dell’esistenza di Dio o sembrava a loro molto lontano, totalmente disinteressato alle attività sulla terra. Lo stesso sarà anche nel tempo della fine: «…Negli ultimi giorni verranno degli schernitori coi loro scherni i quali si condurranno secondo le loro concupiscenze e diranno: “Dov’è la promessa del suo ritorno? …perché tutte le cose continuano nel medesimo stato come dal principio della creazione» (2Pietro 3:3-7).
Oggi come allora la maggior parte della gente è sempre più noncurante del proprio stato spirituale o schernisce un imminente giudizio di Dio e la Sua predicazione (Matteo 6:33; Luca 21:34-35).
Gli atteggiamenti umani del tempo della fine sono stati descritti anche dall’apostolo Paolo: «Or sappi questo: che negli ultimi giorni verranno tempi difficili, perché gli uomini saranno amanti di se stessi, avidi di denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, scellerati, senza affetto, implacabili, calunniatori, intemperanti, crudeli, senza amore per il bene, traditori, temerari, orgogliosi, amanti dei piaceri invece che amanti di Dio, aventi l’apparenza della pietà, ma avendone rinnegato la potenza» (2Timoteo 3:1-5).
Le parole profetiche dell’apostolo Paolo descrivono perfettamente l’attitudine predominante e il panorama mondiale del nostro secolo. Come la gente derideva e ridicolizzava la costruzione dell’arca di Noè, allo stesso modo la gente sottovaluta l’esistenza del “piccolo gregge” di Cristo e la fine di quest’era piomberà inaspettatamente su quelli che non daranno ascolto al Suo vero Vangelo: “E questo vangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo, affinché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; allora verrà la fine” (Matteo 24:14).
(Per eventuali approfondimenti: info@labuonanotizia.org )
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