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Amore… Amore… Ma che cos’è il vero Amore?

Se sembra una cosa buona e non stai facendo del male a nessuno, allora fallo! Questa mentalità tradizionale si basa solo sull’emozione e non sulla saggia logica ed è qualcosa che gli esseri umani comunemente accettiamo, spesso senza neanche ponderare.

Cosa dire ad esempio dell’esperienza comune che solitamente chiama «amore»? L’amore è una combinazione di ciò che appare bello agli occhi e fa battere il cuore? Non provviamo tutti gli stessi sentimenti di euforia quando ci innamoriamo? Ma se queste reazioni fisiche definiscono in modo accurato il vero amore, perché si contano così tanti divorzi? E perché “l’amore a prima vista” non sigilla un matrimonio “finché morte non vi separi”? Le altissime percentuali di divorzio del mondo indicano che deve esistere molto di più nel «vero amore» rispetto a quello che, pur essendo chiamato “amore”, si basa soltanto su reazioni istintive ed emotive di breve durata.

Film e matrimonio

Consideriamo quale esempio di amore propinano i film. Alcuni anni fa la trama del film I ponti di Madison Country è stato spacciato come “la storia d’amore del secolo”. Questa pubblicità evidentemente poco lungimirante ci indica quante persone equiparano un breve incontro clandestino al vero amore.
Il film sembrava rispondere a un pubblico che i magnati dell’intrattenimento sentivano essere più interessato all’innamorarsi piuttosto che al restare innamorati. Ciò critica anche una società ingenua che incoraggia film di questo tipo. Oggi è piuttosto raro vedere un film in cui una coppia non si incontra, si innamora, va a letto insieme e vive felice per sempre: uno scenario che nella vita reale non funziona quasi mai in questo modo.
Chiaramente le persone che riflettono sul matrimonio e le coppie sposate necessitano di aiuto per definire e comprendere il vero amore. Sapete cosa determina il vero amore, il tipo di amore che stabilisce e promuove un matrimonio duraturo e appagante?

Fate un test per scoprire il vostro vero quoziente di amore

Per aiutarvi a determinare il vostro “vero quoziente di amore” fate questo test (vero/falso), tratto dal libro The Truth About Love (Pat Love, pp. 18-19, 2001). Pronti?
Cominciamo: In una coppia stabile e felice i coniugi…
• Non discutono mai.
• Non dipendono l’uno dall’ altra.
• Entrambe desiderano il sesso nello stesso modo.
• Non si arrabbiano mai.
• Riescono a soddisfare tutte le loro esigenze.
• Condividono le responsabilità in modo equo.
• Non si sentono mai sole.
• Sono sempre d’accordo.
• Pensano allo stesso modo.
• Non si annoiano mai.
• Sanno sempre cosa l’uno vuole l’altro.
• Risolvono tutti i problemi.
Come pensate di essere andati? La risposta corretta a tutte queste domande è «falso». Siete sorpresi? Continuamo a leggere per avere una visione più realistica del vero amore e del matrimonio rispetto a quella che molte persone hanno.

Gli ingredienti base del vero amore

Tra i molti libri utili sull’amore e sul matrimonio, uno che sembra avere solide basi e derivare da una buona ricerca è quello da cui è stato preso questo test. In esso, la dott.essa Love fa intenzionalmente delle provocazioni andando al di là delle più comuni osservazioni e prescrizioni informali riguardanti la vita matrimoniale, tra cui guide fisiologiche e psicologiche per un amore duraturo.
Ecco alcuni ingredienti di base del vero amore: «Sappiamo che il vero amore richiede fondamentalmente tre elementi: chimica, compatibilità e impegno» (pag. 20).
La maggior parte degli “innamorati” dà importanza alla chimica ma raramente rimane insieme tanto a lungo da vedere se è compatibile e da sperimentare il vero impegno. In base alla ricerca della dottoressa Love, una coppia dovrebbe sperimentare diverse fasi progressive per sostenere e far durare il vero amore. Vediamo quali sono e come è possibile utilizzare queste conoscenze approfondite in modo utile per il matrimonio.

Idee sbagliate sul matrimonio comunemente accettate

Qualsiasi matrimonio dovrà inevitabilmente affrontare dei momenti difficili. La maggior parte di essi sono normali, prevedibili e comuni a tutti i matrimoni, partendo dal presupposto che si riconoscano le differenze tra i generi, le culture, le etnie e le differenze genetiche. Dichiarare che alcuni matrimoni siano privi di sfide significa fraintendere le differenze umane di base, non soltanto perché gli uomini e le donne sono estremamente diversi, ma anche perché esistono fattori fisiologici e psicologici diversi per ciascun sesso.
Molte coppie presumono che una volta che si sono innamorate rimarranno sempre affascinate l’uno dell’altra senza dover fare alcun lavoro. Il vero amore coniugale non è una cosa definita per sempre e permanente. È un viaggio in crescita, vivo e in trasformazione attraverso la vita naturale di un individuo.
Nessun matrimonio può essere davvero felice senza sacrificio e servizio attento sia da parte della moglie che da parte del marito. Alcune persone rinunciano ad una relazione che potrebbe essere potenzialmente felice soltanto per scoprire che le stesse debolezze che hanno contribuito alla prima rottura si ritroveranno più tardi in matrimoni successivi.
Il vostro matrimonio non è poi così diverso dagli altri. Tutti i matrimoni hanno momenti felici e meno felici. Non esiste un matrimonio perfetto, ma ogni matrimonio può essere reso “sempre più perfetto” ogni giorno e lo sarà se entrambi i coniugi contribuiscono alla relazione matrimoniale con la loro sensibilità.

La chimica dell’amore: innamoramento o infatuazione

L’ingrediente iniziale dell’amore è la chimica associata all’amore stesso. Questa avvicina un uomo e una donna ma non rappresenta l’elemento esclusivo di un buon matrimonio. «Quando si considerano le società con i matrimoni meno stabili e le percentuali di divorzio più alte, si tratta di quelle che utilizzano l’infatuazione come unico o principale criterio per il matrimonio» (Love, pag. 37).
Cos’è l’infatuazione? Il vocabolario della lingua italiana, il Nuovo Zingarelli, definisce l’infatuazione come una «esaltazione momentanea e irragionevole per qualcosa o per qualcuno» (Ed. Zanichelli); una irragionevolezza che spesso derivata da una conoscenza superficiale.
L’infatuazione è un istinto universale; nessuno ne è esente o ne ha il completo controllo. Ricerche relativamente recenti hanno rilevato l’esistenza di molte informazioni che demistificano l’infatuazione e aiutano ad educarci al vero amore.
La dottoressa Love spiega i processi neurobiologici e psicologici che costituiscono la chimica dell’amore e distinguono l’infatuazione dalla gratificazione sessuale: «Sin dall’inizio è importante distinguere l’infatuazione dalla spinta sessuale che è semplicemente il desiderio di gratificazione carnale» – scrive – «Gli esseri umani possono sentire la spinta a fare sesso con qualcuno anche senza avere inclinazioni romantiche».
L’infatuazione è molto diversa. La ricerca del Dr. Love dimostra che «è possibile essere attratti da un certo numero di persone, ma essere infatuati soltanto con una persona alla volta. L’infatuazione è caratterizzata da azione focalizzata su una specifica persona. Quando ci si infatua di qualcuno, soltanto quest’ultimo suscita quelle sensazioni euforiche di innamoramento» (pag. 27).
All’inizio l’infatuazione non si occupa di sesso. Tutte le persone dispongono di una potente “pozione affettiva”. L’infatuazione scatena l’euforia, uno stato di coscienza alterato, determinato dall’azione di quello che i neurobiologi chiamano fenilemitalamina (PEA). La PEA, conosciuta come la “molecola dell’amore” lavora con la dopamina e la norepineprina degli ormoni e scatena potenti effetti collaterali.
«I sintomi comprendono una deliziosa attitudine positiva, una maggiore energia, un ridotto bisogno di sonno e la perdita di appetito» (pag. 29). Le persone che sperimentano questo stato di “innamoramento” possono essere considerate sotto l’influenza dell’infatuazione.
È interessante notare che la “molecola dell’amore” deve avere una certa forza per dominare l’amigdala, una parte del cervello legata alla paura e alle emozioni. Il nostro sistema neurobiologico comprende l’amigdala per evitare che possiamo compiere qualche stupida azione.
«Un’infatuazione in piena manifestazione non conosce la paura»,   scrive Dr. Love. «I ricercatori indicano che in presenza di un’attrazione sufficientemente forte, praticamente le reti neuronali di chiunque vengono “inondate” da anfetamine naturali. L’azione incontenibile dei neuroni degli innamorati li rende audaci e irrealisticamente ottimisti…»
«Nessuna meraviglia quindi che tendano a sottovalutare le qualità preoccupanti dei loro innamorati. Potresti ricordare gentilmente ad un amico innamorato: «Hai davvero considerato il fatto che lei beve molto, ha perso tre lavori di fila ed è divorziata da solo due mesi?» Il tuo amico ti risponderà candidamente: “Ce la faremo!”  Le avversità semplicemente intensificano l’influenza della droga dell’amore perché la PEA è attivata, e resa ancora più importante dal pericolo, dalla paura e dal rischio» (pp. 29-30).
Il sesso entra a far parte del quadro con il miscuglio di PEA, dopamina e norepinefrina. «Questa deliziosa influenza dell’infatuazione ci rende pericolosamente inclini a decisioni di cui ci potremmo successivamente pentire», spiega Dr. Love. «Tuttavia è importante comprendere che l’infatuazione è soltanto il primo stadio dell’amore. Non bisogna confondere questo improvviso aumento di potere con una condizione permanente oppure non bisogna confonderlo con l’amore vero» (pag. 31).
La chimica dell’amore ci conduce sulla strada verso il vero amore creando l’attrazione verso un’altra persona. Ma è la compatibilità dell’amore che ci conduce in una condizione di permanenza.

Compatibilità dell’amore: come sostenere una relazione

Il vero amore è «quella forza che congiunge i due con una combinazione genetica e fornisce sia eccitazione sessuale sia romanticismo. La compatibilità sostiene la relazione negli anni e addolcisce la vita quotidiana grazie alla compagnia fondata sulla cooperazione» (pag.110). Passo dopo passo, una coppia aggiunge un rapporto che funziona ad una relazione romantica applicando il valore della compatibilità.
Una coppia ad elevata compatibilità è costituita da un uomo e da una donna che comunicano bene. La gentilezza e il rispetto sono segni distintivi di una coppia di questo tipo, in quanto le parti della coppia sono sempre pronte a sostituire le interazioni negative con quelle positive. La loro relazione è dominata dalla compatibilità e dell’amicizia.
Spesso cominciano la loro relazione come amici e poco per volta si innamorano l’uno dell’altra. I due si confidano e si consultano tra di loro in modo regolare. Parlano tra loro e ridono spesso insieme, ogni giorno, persino al lavoro. Sono buoni amici che rendono più ricca la loro amicizia grazie al fascino dell’attrazione chimica.
«Senza dubbio la compatibilità è la linfa vitale del vero amore. La ricerca e il buon senso ci dicono che essere gentili, premurosi, amichevoli, positivi, affabili, dispiaciuti e civili nella relazione è il miglior investimento per il miglioramento dell’ambiente domestico (pag. 125).
La prossima mossa?

Impegno nell’amore: godere di una relazione stabile

Le coppie che si impegnano molto danno valore alla loro relazione e godono dello stile di vita che deriva da una relazione stabile. Hanno anche un buon rapporto con le loro famiglie estese e la loro comunità (pag. 125). I due coniugi vogliono essere riconosciuti come una coppia impegnata e piace loro essere visti insieme. Le coppie che manifestano un grande impegno in relazione al loro rapporto spesso hanno bambini e considerano la cura dei figli come parte della loro relazione.
Come si può prevedere, anche quando una coppia ha un alto livello di compatibilità a livello chimico ed emozionale, ma scarso impegno verso l’educazione dei figli, la relazione si riduce naturalmente di intensità. Al contrario, la soddisfazione del matrimonio aumenta per le coppie che manifestano gratitudine all’aggiunta di figli alla loro famiglia. Questo tipo di coniugi sono orientati alla famiglia e sono ben disposti a mettere al mondo dei figli e prendersi cura di loro.
Naturalmente esistono diversi tipi di impegno. Esiste l’impegno che dice “finché morte non ci separi”. Ma esiste anche un impegno che porta al mantenimento e al miglioramento della relazione coniugale e del vincolo famigliare.
Ovviamente l’impegno coniugale funziona se si basa sull’impegno reciproco del marito verso la moglie e viceversa. «Nessuno di noi è così perfetto da meritare una devozione eterna e totale su base quotidiana», spiega la dotteressa Love. «Deve esistere un impegno verso qualcosa di più grande. L’impegno verso il vincolo matrimoniale nasce laddove finisce l’egoismo individuale. L’impegno a sostenere la relazione trascende gli alti e bassi dell’amore» (pag. 128).
La dottoressa Love fornisce quattro linee guida che ci aiutano a definire le nostre aspettative verso l’amore:
Essere chiari. La comunicazione ha un ruolo vitale in una buona e sana relazione coniugale. Comunicare in modo chiaro, evitando presupposti e astrazioni.
Essere realistici. Quando uno dei due si aspetta che l’altro senta, pensi e parli esattamente come lui/lei, tutto questo non è realistico. Gli opposti si attraggono, ma perchè fare pressione su qualcosa di buono agendo in modo non realistico? I coniugi realisti l’uno con l’altro promuoveranno una relazione e un ambiente coniugale più sani. Le aspettative non realistiche portano alla delusione.
Essere flessibili. La flessibilità è una chiave fondamentale per una relazione coniugale infrangibile. Una coppia deve capire che in tutti i matrimoni niente è più permanente del cambiamento. Tuttavia, una persona flessibile nel matrimonio avrà voglia di cambiare il modo in cui si relaziona con il coniuge. Un marito e una moglie flessibili onorano e rispettano i reciproci bisogni.

L’ultimo vero amore

La lingua greca in cui è stato scritto il Nuovo Testamento utilizza diverse parole per esprimere diversi tipi di amore: eros, philia e agape.
Eros si riferisce all’amore sessuale (da questa parola deriva “erotico”.) Ma questa parola non si trova nel Nuovo Testamento.
Philia significa amore fraterno o affetto naturale, come quello che esiste tra amici e fratelli. Nel Nuovo Testamento, Gesù mostrava amore fraterno per Giovanni e Lazzaro, ad esempio.
Tuttavia la forma di amore più nobile e più puro è AGAPE, che è altruistico verso tutti, non solo verso la propria famiglia o i propri parenti e amici. L’agape va al di là degli affetti istintivi e delle emozioni perché comprende e vive le ragioni e i principi per i quali viviamo. Agape è paragonabile al tipo di amore che Gesù dimostrò sacrificandosi per noi peccatori. Questo tipo di amore, disinteressato ed estroverso, viene come un dono di Dio, che ne è l’autore.
Agape è la parola originariamente utilizzata dalla Bibbia quando parla dell’amore di Dio. L’apostolo Paolo fu divinamente ispirato a descriverlo: «L’amore [agape] è paziente; l’amore è benigno; l’amore non invidia, non si mette in mostra, non si gonfia, non si comporta in modo indecoroso, non cerca le cose proprie, non si irrita, non sospetta il male; non si rallegra dell’ingiustizia, ma gioisce con la verità, tollera ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. L’amore non viene mai meno» (I Corinzi 13:4-8).
Dio dà il suo amore divino a quelli che realmente lo desiderano e  lo pregano in modo adeguato per poterlo ricevere. Una persona può ricevere il dono del vero amore soltanto mediante lo Spirito di Dio. «Se ci amiamo gli uni gli altri», secondo i Suoi comandamenti, «Dio dimora in noi e il suo amore è perfetto in noi. Da questo conosciamo che dimoriamo in Lui ed egli in noi, perché egli ci ha dato del suo Spirito» (I Giovanni 4:12-13).
Diò dà il suo Spirito Santo soltanto a coloro che sono desiderosi di obbedirgli. «E di queste cose noi gli siamo testimoni, come pure lo Spirito Santo che Dio ha dato a coloro che gli ubbidiscono» (Atti 5:32). Queste sono le aspettative di base nei confronti degli esseri umani e gli elementi necessari affinché gli esseri umani possano ricevere e mettere in pratica l’agape.

Mettere insieme i pezzi

Siamo partiti dalla “molecola dell’amore” o dalla chimica dell’amore, siamo poi passati alla compatibilità per giungere infine all’impegno del matrimonio. Impegno e compatibilità contribuiscono fisiologicamente e psicologicamente all’amore vero. Ma c’è di più. Il contributo finale e perfetto a un matrimonio felice è quello dell’agape, l’amore divino che Dio dona attraverso il suo Spirito a coloro che l’amano credendo e ubbidiendo ai Sui comandamenti.
«Perché da questo conosciamo che amiamo i figliuoli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti» (I Giovanni 5:2). I coniugi che desiderano essere dei veri Cristiani sono dei potenziali «figli di Dio». Lo stesso vale per i loro figli, che hanno bisogno di ricevere dai genitori quel genere di amore sano, stabile e sicuro. «Perché questo è l’amore di Dio: che osserviamo i Suoi comandamenti; e i Suoi comandamenti non sono gravosi…» (v. 3).
L’unione coniugale e famigliare ha quindi bisogno anche dell’agape, l’amore maturo e affidabile che Dio dona mediante il Suo Spirito a coloro che gli credono e lo obbediscono. Solo così l’amore è non soltanto vero e perfetto ma anche duraturo e appagante, per tutta la vita! 
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