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La Bibbia però annuncia un periodo di «mille anni», comunemente chiamato «millennio», durante il quale il Governo di Dio sarà instaurato sulla terra, mediante il ritorno personale e glorioso di Gesù Cristo a Gerusalemme, dov’Egli regnerà…

vera libertà, equità e giustizia per tutti i popoli della terra. «Da Sion uscirà la legge, e da Gerusalemme la parola dell’Eterno. Egli [Gesù Cristo, il Messia] giudicherà tra nazione e nazione e sarà l’arbitro fra molti popoli» (Isaia 2:3-4).

Gideon Rose, capo redattore della rivista americana Foreign Affairs, ha dichiarato in modo provocatorio che questo mondo è all’apice del suo splendore e non sta correndo alcun rischio.  «Sciocca ingenuità, diranno i più. Si chiederanno come io faccia a non capire che il fondamentalismo islamico rappresenta un pericolo incombente, che mina costantemente la stabilità del Medio Oriente e la sicurezza dell’Occidente stesso. Come io non riesca ad immaginare che le armi di distruzione di massa stanno per cadere nelle mani di pazzi furiosi, in Iran come anche in altre parti del mondo, o che il pianeta si sta surriscaldando e la Cina arriverà presto a dominarci tutti» (Newsweek, 6 agosto 2007).
Gideon Rose ha effettivamente menzionato solo alcuni dei grossi problemi che affliggono il nostro pianeta. Si considerino la rapida crescita della popolazione mondiale, l’immigrazione clandestina che ha ormai raggiunti dimensioni globali, il terrorismo internazionale, le guerre civili, la criminalità e la violenza, il caos e le divisioni politiche, la profonda crisi che colpisce la famiglia, il progressivo degrado dei valori e della morale, i mali terribili quali l’AIDS, il cancro e le malattie cardiache. La lista è infinita.
Naturalmente sta a voi analizzare le condizioni in cui si trova oggi il mondo e trarre le vostre conclusioni. In questo contesto, la rivista La Buona Notizia si propone semplicemente di puntualizzare alcuni fatti rilevanti e di cruciale importanza.
I nostri autori pubblicano regolarmente materiale, spesso difficile da reperire, sullo stato di decadenza in cui si trova attualmente il mondo, e condividono le parole che l’apostolo Paolo scrisse sulla nostra necessità di essere sottratti all’attuale  «secolo malvagio» (Galati 1:4).
In quella che fu probabilmente la sua ultima epistola al suo allievo Timoteo, l’apostolo Paolo fa una descrizione della condizione in cui si sarebbe trovato il genere umano al tempo della fine: «Or sappi questo: negli ultimi giorni verranno tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio» (2 Timoteo 3:1-4).
Non vi sembra che questa antica profezia descriva esattamente il mondo in cui stiamo vivendo? A questo proposito analizziamo il comportamento degli Israeliti dell’antichità per capire quali sono alcuni dei fattori che hanno provocato le attuali ingiustizie sociali e la crescente crisi globale del nostro tempo.

Governi difettosi e governanti imperfetti

Il profeta e giudice Samuele portò la Parola di Dio al popolo dell’antica Israele più di 3000 anni fa. Gli Israeliti erano sul punto di rifiutare Dio e il Suo governo, in quanto desideravano essere guidati da un re umano come i popoli circostanti (si veda in proposito 1 Samuele 8:1-9).
Dio lasciò che ottenessero ciò che bramavano, ma prima li avvertì solennemente di quello che sarebbe inevitabilmente successo. «Questo sarà il modo d’agire del re che regnerà su di voi: Egli prenderà i vostri figliuoli e li metterà sui suoi carri e fra i suoi cavalieri… se ne farà de’ capitani di migliaia e dei capitani di cinquantine… a fabbricare i suoi ordigni di guerra e gli attrezzi dei suoi carri.» Questo è chiaramente un passaggio che descrive la leva militare e la preparazione alle guerre.
Samuele continuò: «Prenderà i vostri campi, le vostre vigne, i vostri migliori uliveti… Prenderà la decima delle vostre semente e delle vostre vigne… Prenderà la decima dei vostri greggi» (vv. 11-17). In altre parole, Dio mise in guardia il popolo di Israele da quella che è un’altra inclinazione tipica della maggior parte di  coloro che arrivano a conquistare il potere sui cittadini, ovvero quella di arricchirsi a discapito  del popolo e d’imporre sempre più tasse!
Come si può notare da questi brani, le parole di Samuele sono ancora attualissime e si adattano perfettamente alla nostra realtà.
L’unica cosa di cui si preoccupano i governi e i sistemi bancari dei giorni nostri, anche quelli legati alle religioni, è di prendersi quello di cui hanno bisogno, e per fare questo di solito spremono o impoveriscono i cittadini fino all’osso. Seguono solo la legge del prendere, e non percorrono invece la strada del Cristo che professano di credere, quella del «servire il prossimo», nonostante che Gesù abbia detto «è meglior cosa dare che ricevere» (Atti 20:35).
Quando nacque l’esigenza di alleggerire il carico fiscale, il figlio del re Salomone e successore al trono, Roboamo, rispose dicendo al popolo: «Il mio dito mignolo è più grosso del corpo di mio padre. ora, mio padre vi ha caricati d’un giogo pesante, ma io lo renderò più pesante ancora. Mio padre vi ha castigato con la frusta, e io vi castigherò coi flagelli a punte» (1 Re 12:10-11).
La differenza tra i capi di governo di allora e quelli di oggi è che questi ultimi, col passare del tempo, si sono dovuti fare più subdoli per poter continuare a governare con politiche dittatoriali talvolta crudeli e disumane. Anche nei regimi democratici il loro «dio» è il denaro;  così l’uomo è spesso ridotto schiavo del sistema anziché essere il sistema al servizio dell’uomo.
La Bibbia però annuncia un periodo di «mille anni», comunemente chiamato «millennio», durante il quale il Governo di Dio sarà instaurato sulla terra, mediante il ritorno personale e glorioso di Gesù Cristo a Gerusalemme, da dove Egli assicurerà vera libertà, equità e giustizia per tutti i popoli della terra. «Da Sion uscirà la legge, e da Gerusalemme la parola dell’Eterno. Egli [Gesù Cristo, il Messia] giudicherà tra nazione e nazione e sarà l’arbitro fra molti popoli» (Isaia 2:3-4).
Nel frattempo aspettiamo ancora invano che le “missioni di pace” in Medio Oriente diano qualche frutto davvero equo e durevole.
Il governo di Gesù e dei Suoi santi durante il futuro millennio viene così descritto dal profeta Isaia: «Egli regnerà sul trono di Davide e il suo regno, per stabilirlo fermamente e sostenerlo mediante il diritto e la giustizia» (Isaia, 9:6). «Giudicherà i poveri con giustizia, farà ragione con equità agli umili del paese» (Isaia 11:4).
«Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi, e in eterno» (Ebrei 13:8). Durante il Suo Regno millenario in terra, Egli sarà lo stesso capo benevolo che fu  da uomo sulla terra. «Come un pastore, egli pascerà il suo gregge; raccoglierà i suoi agnelli in braccio, se li terrà in seno, e condurrà pian piano le pecore che allattano» (Isaia 40:11).
Si assisterà alla fine dei governi umani e di tutte le dittature e dei loro crudeli e spietati comandanti, che esercitano il loro potere con il terrore, impartendo ordini e imprigionando e giustiziando i nemici politici.

Rieducazione ai veri valori

Buona parte dell’educazione che viene impartita oggi è fondamentalmente laica e si basa principalmente su un approccio ateistico che fa riferimento alla teoria dell’evoluzione, mentre il Dio Creatore viene lasciato fuori dalla classe.
Ma non sarà così per sempre; questa la visione che ebbe il profeta Isaia: «Molti popoli v’accorreranno, e diranno: ‘Venite, saliamo al monte dell’Eterno… Egli ci ammaestrerà intorno alle sue vie, e noi cammineremo per i suoi sentieri» (Isaia 2:3). Isaia continua la sua profezia descrivendo le qualità che caratterizzeranno l’uomo del Regno millenario dopo che Dio gli avrà donato lo stesso Spirito di Cristo: «Lo spirito dell’Eterno riposerà su lui: spirito di sapienza e d’intelligenza, spirito di consiglio e di forza, spirito di conoscenza e di timor dell’Eterno» (Isaia 11:2).
La rieducazione in tutti i campi dello scibile umano sarà all’ordine del giorno. Come leggiamo nel verso 9, «la terra sarà ripiena della conoscenza dell’Eterno, come il fondo del mare dall’acque che lo coprono». Il fondamento su cui si baseranno l’educazione e la rieducazione dei popoli sarà la Parola di Dio, così come è stata rivelata nelle Sacre Scritture, la Bibbia.
La tanto agognata pace nel mondo finalmente arriverà, e le accademie militari come “West Point” e “Annapolis” saranno solo un lontano ricordo; non si insegneranno più le tattiche militari né l’arte della guerra, e la prosperità agricola sarà tale che i soldati trasformeranno le loro armi in aratri per la mietitura di raccolti così abbondanti che «l’aratore raggiungerà il mietitore» (vedi Amos 9:13).

La via delle guarigioni

Il costo eccessivamente elevato delle cure sanitarie è una delle tematiche politiche più controverse. In molte nazioni occidentali, negli ultimi quindici anni, la spesa pro capite per la sanità è cresciuta più del doppio di quanto sia cresciuto il prodotto interno lordo pro capite! A lungo andare l’unico espediente che permetterebbe ai governi di restare in piedi sarebbe il continuo inasprimento del carico fiscale sui cittadini.
In realtà esiste un modo migliore per evitare tutto questo. Durante il nuovo Governo di Dio, gli stili di vita distruttivi, spesso caratterizzati da cattive abitudini alimentari, mancanza di riposo e attività fisica, e le dipendenze da sostanze dannose come il fumo e l’abuso di droghe e alcol scompariranno e diventeranno solo un brutto ricordo. Soprattutto all’inizio del Regno millenario di Cristo le popolazioni saranno istruite a mettere in pratica con impegno e costanza le leggi igienico-sanitarie della Bibbia che incoraggiano a perseguire uno stato di salute ottimale. Si promuoverà la prevenzione delle malattie, eliminando così il problema sul nascere.
Tutti quelli che sopravvivranno al periodo peggiore della storia dell’umanità e avranno bisogno di cure saranno guariti con poteri soprannaturali: «Medicherò le tue ferite, ti guarirò delle tue piaghe, dice l’Eterno» (Geremia 30:17).
Tutti potranno beneficiare della potenza guaritrice di Cristo, quando ciò che è scritto in Giovanni 5:14 diventerà una pratica universalmente conosciuta. Oggi come oggi sono soltanto poche persone a conoscerne le virtù, ma arriverà presto un giorno in cui tutti i cittadini del futuro Millennio comprenderanno che Gesù Cristo sacrificò la Sua vita non solo per salvare i popoli dai loro peccati, ma si fece carico anche del loro dolore fisico per far sì che le malattie fisiche potessero essere guarite per mezzo della potenza dello Spirito (Isaia 53:4-5, Giacomo 5:13-15).
Col passare del tempo, «Nessun abitante dirà: ‘Io sono malato’. Il popolo che abita Sion ha ottenuto il perdono della sua iniquità» (Isaia 33:24). Il sacrificio di Cristo continuerà a valere per sempre.
Le guarigioni divine diventeranno una pratica quotidiana. «Avverrà che, prima che mi invochino, io risponderò; parleranno ancora, che già li avrò esauditi» (Isaia 65:24). La Bibbia predice: «Allora s’apriranno gli occhi dei ciechi, e saranno sturati gli orecchi dei sordi; allora lo zoppo salterà come un cervo, e la lingua del muto canterà di gioia» (Isaia 35:5-6).
Il processo di guarigione non sarà solo limitato alle persone ma coinvolgerà anche il nostro pianeta, attualmente gravemente danneggiato. Isaia scrive ancora: «Delle acque sgorgheranno nel deserto, e dei torrenti nella solitudine; il miraggio diventerà un lago, e il suolo assetato, un luogo di sorgenti d’acqua; nel ricetto che accoglieva gli sciacalli s’avrà un luogo da canne e da giunchi» (Isaia 35:6-7).
Provate a immaginare se i deserti del Kalahari, del Sahara e del Gobi diventassero solo un lontano ricordo: il 10% della terra attualmente coltivabile diventerà più del doppio, e i cambiamenti che subirà il paesaggio terrestre saranno stupefacenti.
«Pianterò nel deserto il cedro, l’acacia, il mirto e l’albero da olio… il cipresso, il platano ed il larice tutti assieme, affinché quelli vedano, sappiano, considerino e capiscano tutti quanti che la mano dell’Eterno ha operato questo, e che il Santo d’Israele n’è il Creatore» (Isaia 41:19-20).
Il grosso problema è essenzialmente che la maggior parte del genere umano non conosce il Creatore, il vero Dio. Anche chi è convinto di conoscerlo, ma continua a vivere sottraendosi all’obbedienza delle Sue leggi spirituali, non ha idea della grandezza, dell’onnipotenza, della giustizia e dell’Amore perfetto di Dio. L’uomo si è allontanato dal vero Dio e dalla Sua santa legge fin dal principio. Ma verrà un giorno in cui tutto questo cambierà!
Cristo disse a Dio Padre durante la preghiera: «E questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo» (Giovanni 17:3).

Assicuratevi il domani

Questo articolo è solo “la punta dell’iceberg” delle immense benedizioni che con Cristo si riverseranno sulle persone dotate di umiltà e arrendevolezza. Forse le parole che meglio riassumono la sicura promessa del futuro ritorno personale di Cristo sulla terra sono quelle che l’apostolo Pietro fu divinamente ispirato a pronunciare pochi giorni dopo la fondazione della Chiesa, come riportato in Atti 3:19-21:
«Ravvedetevi dunque e convertitevi, onde i vostri peccati siano cancellati, affinché vengano dalla presenza del Signore dei tempi di refrigerio e ch’Egli vi mandi il Cristo che v’è stato destinato, cioè Gesù, che il cielo deve tenere accolto fino ai tempi della restaurazione di tutte le cose; tempi dei quali Iddio parlò per bocca dei suoi santi profeti, che sono stati fin dal principio». Assicuratevi il domani!