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10° COMANDAMENTO: Non concupire

Che cos’è la concupiscenza? L’ultimo dei Dieci Comandamenti è rivolto direttamente al cuore e alla mente di ogni essere umano che invidia e brama tutto ciò che non gli appartiene. «Non concupire la casa del tuo prossimo; non concupire la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna che sia del tuo prossimo» (Esodo 20:17). Che cos’è la concupiscenza? La concupiscenza è sinonimo di cupidigia, cioè la smodata avidità, l’essere dominati da lussuria, un’attrazione sfrenata, non sempre di natura sessuale. In una frase, «la concupiscenza è una fissazione mentale, un desiderio che diventa persistente e dominante nella mente di una persona che vuole impossessarsi di quello che appartiene a un’altra persona». Può trattarsi della moglie o del marito di un’altra persona, oppure semplicemente del ruolo o della fama o del benessere che gode l’altra persona. La molla della concupiscenza è l’invidia.
Alcuni desideri sono legittimi nel tempo giusto e nel giusto contesto. A volte il nostro cuore e la nostra mente sono offuscati dall’attrazione immorale per qualcosa che non ci spetta di diritto, dal momento che l’oggetto in questione appartiene già a qualcun altro. Ma la bramosia per qualcosa o per qualcuno può anche implicare la bramosia di ricevere una ricompensa assai maggiore di quanto ci meriteremmo legittimamente. Non senza conseguenze distruttive.

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