registrati
accedi

La controversia sull’aborto: chi può decidere?

187x187-bimbo-in-utero

Ogni anno vengono svolti in tutto il mondo l’incredibile cifra di 44 milioni di aborti. Ogni giorno circa 120.000 vite stroncate con l’aborto – circa la popolazione di una città media. E’ un pratica legalizzata in molti paesi. Ma come considera Dio il togliere la vita a milioni di nascituri o, se per questo, anche ad uno solo di loro?
E’ tragico che una questione come la vita di un bambino nel grembo di sua madre, qualcosa che dovrebbe unire le persone, continui a dividere e lacerare il tessuto morale di ogni popolo. Ogni anno circa 44 milione di nascituri vengono abortiti in tutto il mondo. Dal 1980, secondo le stime, sono stati effettuati in tutto il mondo più di un miliardo di aborti, un numero pari a più di un sesto della popolazione mondiale attuale. Questo numero è molto più grande di tutte le persone uccise in tutte le guerre negli ultimi secoli.
Dove ti trovi sulla questione dell’aborto? Sei favorevole e lo vedi come un diritto della donna sul proprio corpo? Sei favorevole solo in caso di stupro, incesto o quando la vita di una donna può essere in pericolo? Oppure, come molti fanno, ti opponi a qualsiasi sua forma? Chi ha il diritto di giudicare in questo campo?

Molto più di una semplice politica

L’aborto è un problema emotivo, una questione giuridica e morale negli stati in cui viene resa tale. Ma più di tutto è una questione spirituale, non da tutti riconosciuta come tale. Dio è il Creatore della vita. E’ Dio ad avere l’ultima parola. La Sua Parola rilasciata dal Suo trono in cielo è la vera “Corte Suprema”, un giudizio divino che nessun uomo o corte di uomini può scavalcare senza darne conto.
Il dibattito sull’aborto, il togliere una vita dal grembo di sua madre, deve essere compreso in un quadro che inizia con ciò che il Creatore della vita dice in merito alla sua creazione. La Parola di Dio, la Bibbia, è il nostro fondamento, il nostro punto di partenza per capire.
Togliere la vita non è solo una questione politica. Se lo pensi, ti sbagli. E’ una questione spirituale perché la vita appartiene a Dio. Egli ha creato la vita, ed Egli sostiene tutta la vita su questo pianeta. Quindi, solo la Sua parola è la fonte per cominciare a capire veramente questo problema.
Andiamo nella Bibbia, al suo inizio con il resoconto della creazione e poi oltre, per capire quello che dice sulla vita. Notiamo ciò che viene scritto lì per noi:
«E il Signore Dio formò l’uomo dalla polvere della terra e soffiò nelle sue narici un alito di vita; e l’uomo divenne un’anima vivente» (Genesi 2: 7). Qui ci viene detto che Dio è il Creatore della vita umana, quindi Egli è padrone e detentore del giudizio sulla vita. Egli ci ha dato i Dieci Comandamenti, e il  sesto dichiara: «Non uccidere» (Esodo 20:13). Solo Dio che ha dato la vita ha l’autorità di togliere la vita o ordinare ad altri di farlo.

Che dire del nascituro?

Questo versetto si applica al nascituro? Vedrai che lo fa se si considera il nascituro come un essere umano, che ha la vita.
La Bibbia afferma che gli esseri umani sono creati a immagine di Dio e che la vita umana è sacra. Dio è stato meticoloso nell’istruirci che la vita umana deve essere protetta anche nel grembo materno: «Se durante una rissa qualcuno colpisce una donna incinta e questa partorisce… colui che l’ha colpita sarà condannato all’ammenda che il marito della donna gli imporrà; e la pagherà come determineranno i giudici» (Esodo 21:22).
La descrizione qui è di una donna incinta, con un bimbo in grembo, una vita umana, non un ammasso di carne morta!
Il versetto 23 continua: «Ma se ne segue danno, darai vita per vita.» In altre parole, se il danno subito dalla donna è la morte del nascituro, qui considerato una vita, allora si chiama omicidio – con la pena di una vita per una vita.
La Bibbia considera il nascituro nel grembo della madre una vita, nulla di meno. E’ considerato un omicidio l’intraprendere un’azione che distrugge la vita che non è ancora nata!
Un altro riferimento fondamentale nella Scrittura sulla vita nel grembo materno si trova nella storia di Geremia, uno dei principali profeti della Bibbia. In Geremia 1:5 Dio gli dice: «Prima che io ti avessi formato nel grembo di tua madre, io ti ho conosciuto; prima che tu uscissi dal suo grembo, io ti ho consacrato e ti ho costituito profeta delle nazioni» (Geremia 1:5).
Ci sono abbastanza riferimenti nella Bibbia sulla vita di un bambino nel grembo materno per comprendere che il Creatore di tutte le cose considera il nascituro una vita umana. Si consideri anche Giovanni Battista che salta di gioia nel grembo di sua madre Elisabetta, quando sua cugina Maria si avvicinò portando Gesù nel proprio grembo (Luca 1: 39-45).
L’argomento che un bambino non ancora nato non sia un essere umano o “non ancora vita“, in realtà è uno degli argomenti più insidiosi usati dai sostenitori dell’aborto. Per essere franchi, si tratta di un argomento che serve solo a rimuovere qualsiasi senso di colpa per l’uccisione di esseri umani innocenti e indifesi.
Dio considera la vita di un bambino nel grembo materno come qualcosa che Egli conosce già, anche in questa fase dello sviluppo. Se Dio conosce il bambino nel grembo materno, è una vita che deve essere protetta e amata.

Lo scopo di Dio per la vita umana

Quant’è importante la vita umana per il Dio Creatore? La risposta è che la vita umana è il centro del piano e scopo di Dio per l’universo. Notate questa importantissima riflessione di re Davide:
«Quand’io considero i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai disposte, che cos’è l’uomo perché tu lo ricordi? Il figlio dell’uomo perché te ne prenda cura? Eppure tu l’hai fatto solo di poco inferiore a Dio, e l’hai coronato di gloria e d’onore. Tu lo hai fatto dominare sulle opere delle tue mani, hai posto ogni cosa sotto i suoi piedi» (Salmo 8: 3-6).
Questo passaggio è sviluppato in Ebrei 2: «Avendogli [all’uomo] sottoposto tutte le cose, Dio non ha lasciato nulla che non gli sia soggetto. Al presente però non vediamo ancora che tutte le cose gli siano sottoposte; però vediamo colui che è stato fatto di poco inferiore agli angeli, cioè Gesù, coronato di gloria e di onore a motivo della morte che ha sofferto, affinché, per la grazia di Dio, gustasse la morte per tutti» (Ebrei 2: 8-9). A quale scopo?  «Per condurre molti figli alla gloria» (v. 10).
Cosa significa «condurre molti figli alla gloria»? Lo scopo di Dio per gli esseri umani è quello di farli diventare pienamente Suoi figli (2Corinzi 6:18); ciò può avvenire attraverso un processo che termina con un cambiamento, da corpo fisico a corpo di spirito glorificato, attraverso la risurrezione futura. Questo è lo scopo divino della vita. L’atto umano di riprodursi è un modello terreno di quel più ben alto processo che porterà alla nascita di nuovi figli nella famiglia immortale e spirituale di Dio.
Quando gli esseri umani decidono di stroncare una vita umana innocente e indifesa, vanno contro il disegno di Dio.

Una cultura di morte

L’aborto è omicidio deliberato. Gli argomenti che cercano di spaccare il capello su quando inizia la vita e se un bambino nel grembo di una donna sia una “possibile vita” sono l’apice della superbia umana. Gli argomenti sui “diritti” e sulla “libertà” del potere di una donna sul proprio corpo, e se qualsiasi governo umano può definire la vita, è una moderna torre di Babele, un insulto a Dio e alla Sua Parola divina. Si tratta di una forma moderna di idolatria in cui l’ego – e i presunti diritti dell’ego – sono venerati e stimati superiori a Dio.
Nell’aborto abbiamo creato una cultura di auto-divinizzazione e di morte. Nell’arrogarci il potere di vita o di morte su un nascituro, creato a immagine di Dio e con il potenziale di diventare un figlio di Dio, significa considerarci «come Dio» (Genesi 3:5):
Se conosci qualcuno che sta prendendo in considerazione l’aborto, fagli leggere questo articolo oppure aiutali a trovare una consulenza rispettabile. La vita dei bambini non ancora nati deve essere considerata preziosa e protetta, non qualcosa che deve essere cinicamente spenta attraverso questo terribile atto.
Si può decidere di cambiare. Si può decidere di lasciare questa cultura di morte e  scegliere la vita. È possibile rivolgersi al Dio della vita. Il Creatore di tutta la vita, ti offre la possibilità di scegliere di amare Lui e obbedire ai Suoi insegnamenti.
Con questa scelta consapevole è possibile aumentare la qualità della vostra vita. Stringendoci a Dio, ai Suoi insegnamenti e alle Sue leggi, si può iniziare un viaggio per allontanarsi da questo abisso creato da un mondo senza legge divina.
Bisogna esaminare i propri valori e rivolgersi a Dio per chiedere aiuto. Guardate nel piano di Dio, la Bibbia, per guidare i passi della vostra vita e cominciate oggi stesso a vivere con il Suo scopo.
Avete scelto in passato di terminare una gravidanza? Dio offre perdono e speranza. La sua grazia è disponibile quando c’è pentimento e conversione del cuore. È anche possibile andare avanti oltre tale decisione e costruire una vita basata sulla conoscenza di Dio.
Dio, il Creatore della vita, ha messo di fronte a noi l’incredibile promessa di vita divina nella Sua famiglia. La vita che sostiene questo pianeta oggi è il seme per la Sua eterna famiglia spirituale. Tutta la vita umana è preziosa a Dio, anche la vita dei nascituri. Non possiamo e non dobbiamo fare compromessi su questo punto.
Dio ha stabilito i principi che proteggono la vita. Egli ci dice di scegliere la vita. Quando lo facciamo, onoriamo il Creatore della vita, e noi stessi. LBN

Labuonanotizia.org